Un’«Altravoce» per superare le diversità
VALCAMONICA La musica come linguaggio comune per superare le diversità, legare amicizie e costruirsi un futuro. L’associazione «Altravoce — musica per il disagio psichico e mentale» per la prima volta sbarca in Valcamonica: al seguito, la sua squadra di insegnanti, psicologi e maestri di musica col loro programma triennale di musicoterapia orchestrale. Il percorso, costruito dal Centro Esagramma di Milano, è assolutamente innovativo: costruire piccoli gruppi orchestrali formati da bambini, ragazzi, adulti con problemi psichici e mentali (autismo, ritardo cognitivo, psicosi infantile, sindromi generiche, disagi sociali) e avviarli nel mondo della grande musica.
«Il percorso si sviluppa in incontri di un’ora a settimana in gruppi da sei a dodici persone», spiega il maestro Fabio Dalceri, direttore di «Altravoce» per la Vallecamonica (www.altravoce.it o 340 2382641). «Attraverso la musica i ragazzi non solo riescono ad esprimere sentimenti ed emozioni ma, nel nostro programma, sono in grado di diventare capaci ». Il programma d’insegnamento varia di anno in anno: brani semplici di musica classica all’inizio, sonate più impegnative al secondo e brani orchestrali sinfonici all’ultimo anno. «L’obiettivo è quello di inserire venti nostri allievi a fianco di altrettanti musicisti professionisti che si esibiscono nei teatri italiani», aggiunge Fabio. La difficoltà dei volontari di Altravoce, ora, è dare il via al progetto.
«La sede sarà a Boario, nei locali di una scuola di danza e stiamo facendo il possibile per far decollare il primo corso a gennaio. Abbiamo chiesto un finanziamento per acquistare gli strumenti musicali e purtroppo non è una cosa facile», conclude Fabio.
– Sergio Gabossi, Il Giornale di Brescia