Se la musica diventa una terapia
L’incontro tra suono e mondo dei «ragazzi speciali» con i corsi di Altravoce.
DARFO BOARIO La musica è una componente essenziale per l’uomo, in grado di far provare forti emozioni e importanti sensazioni e ancordi più sembra esserlo per le «persone speciali». L’incontro fra suono e mondo dei diversamente abili si concretizza in Altravoce, realtà di Boario Terme attiva da un paio d’anni sotto la guida di Fabio
Dalceri e Silvia Franzoni, esperti in percorsi educativi e riabilitativi musicali per persone con fragilità e disagio. «La nostra scuola è una costola di Esagramma, centro di clinica, ricerca e formazione per il disagio psichico e mentale che da trent’anni ha posto al centro della propria attività la passione per le potenzialità del linguaggio musicale – spiega Fabio – e oggi, in Italia, esistono ben sei sedi di Esagramma: oltre a quella centrale di Milano, l’attività è presente a Bergamo, Messina, Novara e Piacenza». Obiettivo di Altravoce, attraverso la messa in atto di una musicoterapia attiva, è creare dei veri e propri musicisti in grado di far parte di un’orchestra.
«I nostri corsi hanno general mente la durata di tre anni ma, per le persone che vogliono, esiste la possibilità di frequentare anche dei corsi di perfezionamento — racconta Silvia. Il primo anno è dedicato alla scelta dello strumento che più si addice al talento della persona e si conclude con un saggio finale alla sola presenza dei genitori, mentre dal secondo anno si affinano le potenzialità di ogni singolo fino ad arrivare all’ultimo anno con l’esibizione in una vera e propria orchestra. Altravoce non si compone solo di Fabio e Silvia, che mettono al centro della propria attività il grande amore per “dei ragazzi speciali”, ma pure ne fanno parte educatori, psicologi e professionisti musicali, «perché l’orchestra sappia dare voce anche a chi non ce l’ha».
Angela Ducoli, Il Giornale di Brescia