Le differenze? Fonte di ricchezza! 8 buoni motivi per capirlo
La questione rimane oggi dibattuta e attuale. Fin da piccolo sono stato cresciuto con l’idea che la mia disabilità non dovesse essere vista come un ostacolo, ma al contrario, la diversità che mi distingueva dagli altri, poteva rappresentare un mio punto di forza.
Crescendo mi sono presto reso conto che la questione non è cosi semplice nella realtà come invece potrebbe apparire in teoria.
Credo sia del tutto naturale che le differenze a primo impatto spaventino. Se non conosco una persona, io stesso, prima di avvicinarmi, studio un po’ la situazione, a maggior ragione quando ci si ritrova ad interagire con una persona in cui la disabilità mostra le differenze in modo più marcato ed evidente, è logico che ci voglia un po’ più di tempo e pazienza.
Io sono convinto che superate le difficoltà iniziali, le differenze non portino alla divisione, ma costituiscano una ricchezza, prendo i bambini come esempio, perché sono quelli che si pongono meno problemi e davvero insegnano a tutti a vedere oltre le differenze. Ecco gli 8 motivi che mi hanno insegnato i più piccoli:
- La diversità è fonte di curiosità. Proprio oggi ero in piazza, un bambino mi si è avvicinato e dopo aver scrutato con attenzione la carrozzina elettrica mi ha guardato e semplicemente mi ha chiesto: «Come fai ad andare?», appena gli ho mostrato i comandi è corso dalla mamma e le ha detto entusiasta: «Ha visto che bello?»
- La diversità aiuta a fare più attenzione: sono catechista e i miei problemi di linguaggio, non rappresentano un ostacolo, ma hanno l’effetto opposto, quando parlo io tutti prestano la massima attenzione, per capire ciò che dico.
- La diversità sviluppa la sensibilità: da una classe dove c’è un alunno disabile (anche con l’aiuto di insegnanti capaci), cresceranno certamente uomini e donne più sensibili.
- La diversità fa apprezzare ogni piccola conquista della vita: spesso si dà ogni cosa per scontato, i giorni passano senza quasi rendersene conto, per una persona con dei limiti fisici, riuscire a fare una cosa piccolissima in più è un traguardo da festeggiare. Insegna a non dare nulla per scontato.
- La diversità sviluppa l’inventiva: qui torna il mio motto “nulla è impossibile, basta trovare il modo giusto per farlo”.
- La diversità porta a una condivisione naturale: “Se tu non ce la fai, per me diventa assolutamente normale, aiutarti”, che non vuol dire sostituirmi a te, ma mettermi al tuo fianco per trovare un modo per superare insieme l’ostacolo.
- La diversità libera dalla monotonia: essere in contatto con esperienze diverse dalla propria dà la possibilità di guardare al di là del proprio orticello, imparando dall’esperienza degli altri.
- La diversità rende il mondo migliore: perché se tutti pensassimo o agissimo allo stesso modo non avremmo nulla da dirci e non saremmo spinti a migliorare.
La diversità è quindi una ricchezza? Assolutamente sì! Diceva Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è”.
Come scrivevo all’inizio, perché questa scoperta sia possibile è necessario superare l’ostacolo della paura del diverso. Perché avvenga questo è necessario però che ci si dia tutti da fare.
Noi persone sensibili verso la disabilità dobbiamo essere in prima linea in questo compito. Mi spiego: io non posso pretendere che siano sempre gli altri ad avvicinarsi a me, devo invece comprendere le difficoltà che possono provare e quindi avvicinarmi io, per rompere il ghiaccio. Solo così potrò conoscere e sarà possibile andare oltre la diversità.
Permettetemi un piccolo aneddoto che mi hanno appena raccontato. Quando ero bambino a mio padre è stata posta questa domanda: “Qual è la difficoltà più grossa nell’avere un figlio disabile? Lui semplicemente sorrise e rispose: “Non c’è alcuna difficoltà, mio figlio è il dono più grande che abbia mai ricevuto e ogni piccola cosa riuscirà a realizzare mi renderà orgoglioso”. Non ho potuto fare a meno di emozionarmi.
La strada è ancora lunga, ma credo che l’obiettivo sia smettere di considerare le differenze un ostacolo, ciascuno di noi è unico, perciò una ricchezza per l’altro.
Luca Dalla Palma