Sai apprezzare le cose semplici?
Riscoprire la meraviglia che viene dalle cose semplici. Una sfida difficile in questa società in cui regna la fretta, dove contano gli obiettivi raggiunti o quanto abbiamo prodotto. Spesso sentiamo il bisogno di staccare da tutta questa frenesia, per tornare in qualche modo in armonia con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda. Ognuno di noi ha i suoi modi per riscoprirle. C’è chi si iscrive ad un corso di yoga, chi fa meditazione, chi scrive, chi suona uno strumento, chi trascorre il proprio tempo con amici o famigliari facendo caso alle piccole grandi cose.
Luisa, mamma di un figlio autistico, dice: “Frequenta più terapiste che amichetti. Ho imparato molto da lui. Mi ha insegnato ad apprezzare le cose più semplici.”.
Nel nostro ambito – quello sinfonico/educativo – con uno sguardo, un sorriso, una sensazione o un gesto semplice (come un pizzicato su un arpa) un ragazzo con disabilità mentale può suonare insieme a noi intere sinfonie.
Ci sono dei segreti per apprezzare le cose semplici che ci capitano ogni giorno?
Personalmente devo dire grazie alla mia disabilità per avermeli fatti scoprire. I miei limiti non mi permettono di fare tutto, e soprattutto mi costringono a non fare le cose velocemente: quello che sono in grado di fare in autonomia, riesco a realizzarlo molto più lentamente degli altri. Questo mi aiuta ad osservare ed apprezzare maggiormente tutto ciò che mi sta attorno a cominciare dalle piccole cose.
I 7 segreti che possiamo scoprire nella nostra vita:
- Svegliarsi la mattina ed essere felici: abbiamo la possibilità di vivere una nuova giornata. Spesso lo diamo per scontato, ma se ci pensiamo ogni nuovo giorno potrebbe regalarci cose meravigliose, se lo vogliamo.
- Non concentrare da subito la nostra attenzione sulle preoccupazioni o su ciò che abbiamo paura di non riuscire a fare. Ci sono tante cose e situazioni piacevoli che spesso non vediamo neppure, perché angosciati da ciò che non va e che desideriamo sistemare ad ogni costo.
- Osservare, gustare, toccare, tutto quello che abbiamo intorno. Solo così ci diamo la possibilità di scorgere le tante meraviglie che ci circondano.
- Dedicare ogni giorno un momento a noi stessi. Trovare qualcosa che ci faccia stare bene, non perché dobbiamo farlo, ma semplicemente per ritrovare la serenità con noi stessi.
- Condividere le cose semplici e quindi ciò che ci rende felici, con le persone che ci circondano. La felicità è contagiosa ed è l’unica epidemia che non fa male.
- Gioire dei piccoli traguardi che riusciamo a raggiungere. Qualche anno fa dopo tantissimi tentavi, ho finalmente raggiunto l’obiettivo di aprire e chiudere a chiave la porta di casa, potrà sembrare una cosa semplicissima, ma voi non potete immaginate quanta autonomia mi ha dato, pur essendo una cosa che – per chi non ha la mia disabilità – appare sicuramente scontata.
- Guardare il bicchiere mezzo pieno. Di fronte ad una situazione abbiamo sempre due possibilità: vedere ciò che manca e concentrarci sempre sui problemi, oppure accorgersi di quello che c’è e valorizzarlo in quanto unico ed irripetibile, proprio come le nostre esistenze.
A tal proposito, proprio oggi ho trovato una storiella che riassume bene quanto sia importante considerare le cose semplici della nostra vita:
“Il viaggiatore: «Che tempo farà oggi?»
Il pastore: «Il tempo che piace a me».
«Come fai a sapere che sarà il tempo che piace a te?»
«Poiché ho scoperto, signore, che non posso avere sempre ciò che mi piace, ho imparato a essere sempre contento di quello che ho. Perciò sono sicuro che avremo il tempo che piace a me».
La felicità e l’infelicità stanno nel modo con cui affrontiamo gli eventi, non nella natura degli stessi”.
(Anthony De Mello)
Se riusciamo ad apprezzare le cose semplici ci rendiamo conto che ogni giorno ci sono molti più motivi per gioire, rispetto a quelli per essere tristi; così facendo la nostra vita sarà, senza alcun dubbio, più serena e felice.
Luca Dalla Palma