Sammy Basso, superare i propri limiti
Ogni giorno, dal mondo, arrivano notizie di persone incredibili, che lottano costantemente per superare i propri limiti, nonostante numerose avversità.
Tutti conosciamo il celebre film “Il curioso caso di Benjamin Button”, in cui un magistrale Brad Pitt interpreta un bambino nato anziano che ringiovanisce con l’età. Purtroppo esiste realmente la possibilità che una persona nasca “di una certa età”, come nel caso della progeria, una malattia che a tutti gli effetti causa una disabilità, dove il corpo è vittima di invecchiamento precoce nonostante non sia alterata l’età della mente, che resta l’unico indice della vera età della persona affetta.
La storia di Sammy
Qualche tempo fa, il maestro Fabio ha parlato nei suoi video di Sam Berns, un teenager americano che ha voluto regalare al mondo il segreto della felicità (qui sotto il video).
C’è anche un’altra persona che pur soffrendo di questa malattia è proiettata a raggiungere la felicità, per superare i propri limiti: Sammy Basso. Ventitré anni, veneto, Sammy è un canto di speranza vivente per tutti coloro che devono affrontare le sfide della vita. Nonostante le difficoltà ha conseguito una Laurea in Fisica all’Università di Padova, andando però a specializzarsi nelle Scienze Naturali.
Dotato di una grande ironia, è riuscito ad affrontare con serenità le incredibili difficoltà cui costringe la malattia, come la facilità di avere fratture o i problemi cardiaci.
“Quando io e mio marito abbiamo salutato Sammy prima che entrasse in sala operatoria, ci ha guardati con estrema dolcezza, si è fatto il segno della croce e ha detto “sono pronto”
ricorda la madre, che poi continua “sapeva benissimo che poteva non uscire vivo da quell’operazione, ma era comunque sereno”. Il suo atteggiamento positivo lo ha portato anche a scherzare su una lussazione all’anca, provocata da un movimento un po’ più brusco sul divano di casa – “eh vabbè, si vede che dovevo prendermi una pausa!” – e fa capire sia a noi che alla madre quanto la testa comandi veramente sul mucchio di pelle, carne ed ossa che ci portiamo dietro.
Quando qualcuno si ferma a fissarlo, Sammy la prende con filosofia, chiedendo con ironia
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fermando all’istante il momento potenzialmente imbarazzante e riversando la vergogna su chi in quel momento sta guardando curioso.
I dottori gli avevano pronosticato al massimo tredici anni di vita, ma sia lui che i genitori non si sono mai dati per vinti: ad esempio, la Laurea è stata messa davanti all’operazione al cuore, per non avere rimpianti e realizzarsi nonostante le difficoltà. Per superare i propri limiti. Per essere vivo.
L’incontro con Jovanotti
Sammy, come tutti i ragazzi della sua età, ascolta molta musica – e possiamo solo immaginare la grandezza dell’emozione quando è riuscito ad incontrare il suo artista preferito – Lorenzo Cherubini Jovanotti.
Il cantante, che per tutta l’estate 2019 è stato impegnato nel Jova Beach Party, il suo esclusivo tour per le spiagge, ha accettato con entusiasmo di incontrarlo privatamente in occasione della tappa di Ferrara, ma gli ha anche preparato una sorpresa indimenticabile: ha infatti convocato Sammy sul palco durante il concerto al Lido degli Estensi, dove è stato acclamato dalle 28mila persone accolte per l’artista romano. Un gesto semplice e spontaneo, che ha lasciato un segno importante nel ragazzo, che ha realizzato il proprio sogno grazie alla grandezza umana di Jovanotti.
https://www.instagram.com/p/B1cHzqvCxJz/
La reazione di Sammy è riassunta negli scatti che ha pubblicato su Instagram, con la didascalia che potete leggere qua sopra. Un’emozione che penso tutti vorremmo provare almeno una volta nella vita: non solo incontrare il proprio idolo, ma anche salirci insieme sul palco acclamato da tutta la folla.
Una ragione di vita
Quando iniziò l’Università, Basso scelse Fisica, con il sogno di lavorare al CERN di Ginevra. Eppure, alla fine dei tre anni iniziali svoltò completamente, andando a studiare Scienze Naturali, portando una tesi in inglese da 110 e lode sulle possibilità di cura della progeria. Questa è la ragione che spinge costantemente Sammy a superare i propri limiti,
aiutare altre persone nella sua condizione a trovare una speranza che vada oltre i freddi numeri dell’aspettativa di vita attuale, promuovendo altra ricerca per la malattia.
La vita per lui è sempre stata difficile, ma non ha mai mollato, arrivando a fondare la A.I.Pro.Sa.B. (Associazione Italiana Progeria Sammy Basso), che raccoglie fondi per la ricerca e soprattutto informa le persone su quella che è ancora una malattia poco conosciuta: da sottolineare il fatto che l’idea di fondare questa associazione l’ha avuta lui nel 2005, a dieci anni, perché gli sembrava strano che nessuno parlasse della sua patologia.
Noi ad Altravoce ci troviamo spesso a contatto con patologie o condizioni rare, che però non consideriamo un limite per i ragazzi, bensì un’opportunità di crescita personale per tutti.
C’è poco altro da aggiungere, siamo di fronte ad una grande persona, che ha saputo vedere come risorsa una condizione che avrebbe potuto distruggere chiunque. Merita sicuramente tutti gli auguri di questo mondo per una vita serena, vissuta al massimo delle sue possibilità. Anzi, conoscendolo, direi oltre.