Simona Atzori, lo straordinario potere dell’Arte

“Io non c’ero una volta. Io ci sono adesso.” Questo è l’incipit del libro “Cosa ti manca per essere felice?” di Simona Atzori, che in queste poche parole di stravolge la normale forma delle favole. Nonostante la sua storia personale racchiuda in sé sicuramente qualcosa di magico.

Ma andiamo con ordine.

“Tutto comincia da un sogno”

Simona Atzori nasce a Milano nel 1974. Sin da bambina vive di sogni – ed è molto vivace. L’arte la strega da subito, in quanto si appassiona a Danza e Pittura.

Il suo percorso però è molto più difficile se rapportato a quello dei suoi coetanei: Simona è nata senza arti superiori.

Per questo motivo deve impegnarsi moltissimo, ma non si dà mai per vinta. Si avvicina alla pittura a soli 4 anni, dimostrando una capacità d’adattamento davvero fuori dal comune. Pochi anni dopo infatti si iscrive all’Associazione dei Pittori che Dipingono con la Bocca ed il Piede (V.D.M.F.K.), per sviluppare la propria propensione all’arte figurativa.

Non potendo usufruire delle braccia molti si scoraggerebbero, ma la voglia di vivere l’arte di Simona oltrepassa queste difficoltà.

La sua arte oltrepassa i confini regionali e nazionali, portandola nel 1992 al cospetto di Giovanni Paolo II – al quale dona un ritratto – ma soprattutto oltreoceano. Nel 2001 riesce a laurearsi in “Visual Arts” presso la “University of Western Ontario”, in Canada, terra che ospita una sua mostra permanente ormai dal 2008.

Guardando alla carriera di Simona, possiamo vederci anche un po’ dello spirito che ad Altravoce mettiamo nel Triennio di Musica Inclusiva. Infatti, lei non si è nascosta dietro ad un limite, una disabilità, ma ha impiegato al meglio ogni strumento a disposizione per realizzarsi in ogni sua passione.

Volare sul parquet

Come dicevo, la pittura è solo una sfaccettatura della vita di Simona Atzori. Infatti, è una grande appassionata anche di danza – che inizia ad “assaggiare” già a 6 anni.

La sua voglia di superarsi la porta a perseguire questa carriera parallelamente a quella pittorica – e ciò non vuol dire che sia meno fruttuosa e piena di successi dell’altra.

Nel 2000 è nominata Ambasciatrice per la Danza nel Grande Giubileo – ed ha anche l’onore di esibirsi alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi a Torino, nel 2006.

Ma non passi il messaggio che la sua carriera sia stata “in discesa” della sua disabilità. Infatti, è stata notata anche dall’étoile della Scala Roberto Bolle, che l’ha fatta esibire nel suo show itinerante “Roberto Bolle and friends” nel 2009, sinonimo di grande stima da parte di uno dei più grandi professionisti al mondo.

Inoltre, danza anche per Papa Francesco (a cui dona anche un ritratto) e a Sanremo. Senza contare gli spettacoli che lei e la sua compagnia “SimonArte Dance Company” ha messo in scena negli anni.

Scrittura e impegno sociale

Come se non bastasse, Simona Atzori ha avviato anche una carriera da scrittrice, che l’ha portata a scrivere ben tre libri. Non solo ha scritto la propria biografia, ma ha anche coniugato un’altro suo grande interesse, il coaching motivazionale.

Oltre ai libri, infatti, Simona partecipa ad incontri motivazionali itineranti in tutta Italia. Siano a scuola, o in alcune organizzazioni o addirittura grandi aziende, lei fa sì che i beneficiari cambino il loro atteggiamento verso la vita, ponendo come esempio la sua storia meravigliosa.

Il suo impegno nel sociale è degno di nota. La Atzori è ambasciatrice della Fondazione Fontana (una no-profit che opera nel campo dell’arte) e dell’Organizzazione del St.Martin in Kenya, che aiuta la comunità locale a vivere oltre le difficoltà date da fame e povertà.

Prendiamo spunto da questa grande donna per migliorare le esistenze di chi ha una disabilità come quelle dei nostri ragazzi.

Cristian Petenzi