Sport e Disabilità: Il Talento Di Giuseppe Romele
Questa settimana su AltraVoce vogliamo raccontarvi di un grande talento e di una grande promessa sportiva. Promessa già in parte mantenuta, visti gli ottimi e stupefacenti risultati già ottenuti. Vi proponiamo l’intervista ad un giovane atleta, che negli ultimi anni ha portato il suo talento (e la “bandiera” della Valle Camonica) in tutta Italia ed anche in Europa: l’atleta della Polisportiva Disabili di Valle Camonica Giuseppe Romele. Un ragazzo talentuoso e disponibile che ha accettato di rilasciarci un’intervista, parlando di Sport e di disabilità.
Ciao Giuseppe, Grazie per Aver Accettato l’intervista. Vuoi Raccontare ad AltraVoce Chi Sei e Cosa fai Nella Vita?
Ciao a tutti! Mi presento, sono Giuseppe Romele. Ho 29 anni, classe 1992. Sono nato a Lovere e sono originario di Pisogne, sul lago D’Iseo. Sono un atleta del gruppo della Polisportiva Disabili di Valle Camonica.
Da dove nasce la tua passione per lo sport? Quando hai iniziato a fare sport a livello professionistico?
Ho iniziato la mia attività sportiva in terza media. Ai tempi dovevo partecipare ai Campionati Italiani Giovanili. Gareggiavo nella disciplina del lancio del Vortex. Grazie a questa competizione, andando a Lignano Sabbiadoro, mi stato chiesto di provare a gareggiare in una gara di nuoto. Precisamente, una gara dei 50 stile libero. Ho vinto quella gara, la mia prima gara di nuoto (Che era una delle prime gare disputate con ragazzi con disabilità fisica) e da lì è iniziato il mio cammino. Fin dall’inizio sono stato seguito dalla mitica Polisportiva Disabili Valle Camonica. Gruppo a cui sono ancora affiancato.
Dopo quell’inizio, com’è proseguita la tua carriera sportiva?
Il mio percorso come atleta nel Nuoto è durato circa 15 anni. Poi, per problemi di categoria internazionali sono passato a gareggiare nella Carrozzina Olimpica.
Negli Ultimi Mesi Hai ottenuto risultati Importanti nello Sci Nordico, dimostrandoti Oltre che Un Atleta di Talento, Anche Un Atleta Molto Versatile. Come sei Giunto a Questa Disciplina?
Per diverso tempo ho, come detto, gareggiato nella Carrozzina Olimpica. In quella disciplina, gareggiavo come quattrocentista ed ottocentista. Ero il secondo migliore atleta in Italia, in quella disciplina. Ho iniziato allora un nuovo percorso negli sport invernali, appunto nello Sci Nordico. Ho gareggiato a livello di Coppa del Mondo e competizioni internazionali nella categoria LW11. Quest’anno non ci aspettavamo risultati del genere, ci siamo tolti diverse importanti soddisfazioni.
Tante Soddisfazioni e Tante Medaglie, per Altro Ottenute in Competizioni in Tutta Europa.
Si, i migliori risultati sono stati:
In Slovenia, a Planica
- Oro nella cinque chilometri
- Argento nella Sprint 800 metri
- Argento nella dieci chilometri
In Finlandia
- Argento nella middle
- Oro nella diciotto chilometri (grande soddisfazione personale per aver sconfitto i fortissimi atleti russi)
- Argento nella cinque chilometri
Sono state grandi esperienze e grandi soddisfazioni. Sei medaglie su sette gare mi rendono molto contento.
Quali sono le aspettative e le nuove avventure sportive che ti aspettano in futuro?
Senz’altro adesso l’obbiettivo per quanto riguarda l’attività agonistica sarà avere il pass e partecipare alle olimpiadi. Olimpiadi che si terranno a Pechino nel 2022. Mi aspetterà un lungo periodo di preparazione quest’estate in vista degli impegni invernali.
Su AltraVoce Trattiamo il Tema della Disabilità e del Coraggio Quotidiano di Tutte le Persone Affette da Disabilità. Ci vuoi Raccontare Difficoltà e Soprattutto gli Insegnamenti che la Tua Condizione ti ha Dato Modo di Affrontare?
Io sono nato con una patologia chiamata Ipoplasia Femorale Bilaterale. Nella mia vita, personalmente non ho incontrato troppe difficoltà. Come dico sempre, non scalerò l’Everest come altre persone, ma potrò ugualmente scalarlo a modo mio. Da atleta poi cerco di allenarmi e mantenermi in forma, di riguardarmi, anche nell’alimentazione e nel benessere. Posso aggiungere solo che, avendo avuto modo di viaggiare molto, mi rendo spesso conto che in Italia ci sono molti più disagi per coloro che sono affetti da disabilità, in chi ad esempio si trova su una carrozzina. All’estero, in molti paesi, per quanto riguarda l’agevolazione delle persone affette da disabilità, sono molto più avanti di noi. Sebbene negli ultimi anni, anche qui, molte cose sono migliorate.
“La mia Disabilità mi ha Insegnato a Sfruttare Quello Che Ho”
AltraVoce è Un Progetto che Permette a Molte Persone Affette da Disabilità di Avvicinarsi alla Musica, che Come lo Sport sono Elementi Essenziali e Soprattutto, per molti, una Passione ed un Sogno da Realizzare. Dalla tua Esperienza Umana e nello Sport, Cosa ti senti di Suggerire ai Nostri Lettori ed ai Ragazzi Affetti da Disabilità che Rincorrono un Sogno o una Passione?
Da quando ero bambino ho sempre cercato di dimostrare che, anche facendo le cose in modo diverso, avrei potuto comunque fare tutto. Fino ad ora, con le qualità e con le cose che ho a disposizione, con costanza ed impegno, il lavoro paga sempre. Questo è anche il consiglio che mi sento di dare a chi è affetto da disabilità. La determinazione e la passione per quello che si fa. Come si dice dalle nostre parti, Mai Mollare!
Giuseppe, ti ringraziamo e ti auguriamo un futuro di felicità e successi sportivi e personali.
Grazie a voi, spero che le mie parole possano fare piacere e dare motivazione a tutti quelli che leggeranno. Vi ringrazio per questa bellissima possibilità!