Le Potenzialità Della Musica Sinfonica Nella MusicoTerapia Orchestrale
Il nostro lavoro con la MusicoTerapia Orchestrale parte dal un concetto fondamentale: la Musica Sinfonica ha enormi potenzialità benefiche per chiunque ne usufruisca.
La musica è innanzitutto piacevole: dà gioia, affascina e intrattiene. Cosa ancor più importante, però, è che la musica sinfonica è un potente strumento riabilitativo.
La Musica Nell’Elaborazione Della Risonanza
La musica può essere considerata un codice al pari del linguaggio. Essa ha una capacità espressiva molto forte, in grado di evocare sensazioni, emozioni e pensieri. Venirne a contatto, ascoltando e suonando, fa sì che si crei un incontro diretto tra la nostra intimità, i gesti che vengono fatti e il suono prodotto.
Esaminiamo, ad esempio, il fenomeno della risonanza. La risonanza è un’esperienza tipica della mente umana per la modulazione degli stati d’animo e per avvertire il corpo come vibrante. Questa esperienza, attraverso la musica e l’Elaborazione della Risonanza stessa viene giocata, esercitata e sperimentata a distanza di sicurezza.
La musica sinfonica si configura quindi come mezzo. Essa permette di stare lontano dall’esperienza che viene suonata (data dal carattere della melodia) mediante il corpo di uno strumento musicale. Lo strumento stesso poi, risuona nella mente musicale.
Avviene quindi un affinamento delle qualità espressive e comunicative grazie a questo processo e un affinamento della modulazione del sentimento e dell’emotività. La musica va a caratterizzarsi come un gioco felice con infinite possibilità di combinazioni. La persona con disabilità, grazie a questo, esalta le possibilità creative, l’eleganza e intelligenza, oltre a sviluppare nella mente sia la consapevolezza di ciò che essa sta facendo, sia la consapevolezza degli interventi musicali e della presenza dell’altro.
La Musica Nella Psiche
Lavorare con la musica significa lavorare con un universo di percezioni, relazioni, pratche e scambi. Essa, mediante un linguaggio non verbale, si fa sia portatrice di significati sia generatrice di interiorità.
E’ un’arte sinestetica: non lavora solo mediante l’udito, ma evoca analogie tattili, olfattive e atmosferiche. Permette inoltre l’associazione di movimenti a sensazioni e a comportamenti.
La musica raccoglie le esperienze e non si configura mai uguale a sé stessa: non è uno stereotipo che si ripete ma un sistema che si apprende. Essa trattiene le esperienze, le incorpora, integra e restituisce con valore aggiunto: porta conoscenza e riflessività all’uomo.
Praticare la musica sinfonica significa sovrapporre e includere tutte le zone del vissuto senso-motorio e logico-sintattico. Senza più barriere tra interiore ed esteriore. Le esperienze vengono inscritte nell’orlo sonoro, variamente combinato, vengono tradotte nel linguaggio musicale simbolico di onde vibratorie che portano il pacchetto dalle loro affezioni.
La musica sinfonica, così come l’interiorità umana, è sfaccettata. L’uomo prova diversi sentimenti, percepisce i colori, i movimenti. La musica parimenti, è fatta di combinazioni di ritmo, intenzioni, sintonie, consonanza stabili e dissonanze in cerca di risoluzione.
Il Lavoro Con La Musica E’ Il Lavoro Della Musica
Praticare la musica apprendendola mediante i giusti canali, rende evidente il lavoro da essa svolto. Già la sola competenza musicale di base fa innescare i processi sopra descritti. Le vibrazioni sono infatti predisposte per il suono, il suono per la musica e la musica per la sensibilità umana. Ciò che viene dopo è ricerca, passione, tenacia che porta questo universo interattivo a diventare sempre più inclusivo e strutturato.
L’uomo è naturalmente predisposto per la musica.