Film E Disabilità: Forrest Gump
Per la rubrica “film e disabilità”, volta alla sensibilizzazione e alla conoscenza della disabilità, vi propongo un film molto conosciuto: Forrest Gump.
Si tratta di un film ormai leggendario. La commedia, con regia di Robert Zemeckis, è tra i capolavori del cinema americano e mondiale. Oggi lo scopriremo insieme a fatti relativi alla pellicola che non tutti conosco.
La Trama
La cornice narrativa è quella del protagonista, Forrest, che seduto su una panchina con una scatola di cioccolatini, incomincia a raccontare tutta la sua vita. Intrattiene così coloro che gli sono vicini: con il racconto della sua unica vita.
«Mamma diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita.»
Forrest Gump
Vita che, nonostante il ritardo cognitivo, è straordinaria e segnata dagli incontri con i più grandi personaggi della storia e della cultura del XX secolo. Elvis Presley, Kennedy, Johnson, John Lennon e Richard Nixon per citarne alcuni. Anche le esperienze non sono da meno. Il nostro protagonista è stato anche una stella del football e del ping-pong e non poteva mancare la partecipazione alla guerra del Vietnam e la vista del periodo della segregazione razziale.
La sua storia inizia da bambino quando, oltre al ritardo cognitivo, si deve scontrare con l’uso di protesi alle gambe a causa di gravi problemi di postura. La madre è colei che lotterà e spingerà Forrest a lottare affinché venga trattato come gli altri, affinché gli siano concesse le medesime opportunità degli altri.
Il bullismo non manca, ma nemmeno i traguardi: è infatti ammesso all’università dell’Alabma!
Non permettere mai a nessuno di dirti che è migliore di te, Forrest. Se Dio avesse deciso che fossimo tutti uguali, avrebbe dato a tutti un apparecchio alle gambe.
Signora Gump
Premi, Riconoscimenti, Innovazioni
Questo film segnò uno dei più alti record d’incasso della stagione (1994) con quasi 678 milioni di dollari globali. Fu il maggior successo dell’anno negli Stati Uniti e il secondo complessivo in tutto il mondo.
Forrest Gump ha ottenuto tredici candidature. Il regista ha conquistato l’Oscar:
- per la miglior regia,
- per il miglior film,
- per il protagonista Tom Hanks (che lo aveva vinto anche l’anno precedente per Philadelphia),
- per la sceneggiatura di Eric Roth,
- per il montaggio
- per gli effetti speciali.
Gli effetti speciali crearono particolare stupore all’epoca. Forrest è infatti inserito in filmati di repertorio. Stringe la mano a John Fitzgerald Kennedy, appare in un’intervista accanto a John Lennon (suggerendogli uno spunto per Imagine). Le incursioni nel passato hanno fatto il successo del film e permettono a Forrest Gump di incidere, pur senza rendersene conto, in alcuni degli eventi della seconda metà del XX secolo, come quando entra all’università l’11 giugno 1963 insieme a Vivian Malone e James Hood, i primi due studenti neri scortati dalla Guardia Nazionale, oppure quando si trova al Watergate Hotel e chiama la reception perché vede “gente strana nell’appartamento di fronte” dando il via allo scandalo che portò alle dimissioni di Nixon.
Forrest Gump: Gli Elementi Della Storia Vera
Questo film è stato girato nel 1994 e interpretato da Tom Hanks. L’arco cronologico coperto dal film è di circa 30 anni di storia americana. L’ispirazione del regista è nata dall’omonimo romanzo scritto nel 1986 da Winston Groom. Nel libro, Forrest Gump, nato negli USA a metà degli anni Quaranta, era un uomo dallo sviluppo cognitivo ridotto che, grazie a una serie di eventi, divenne testimone di eventi chiave della storia americana.
La corsa di Forrest presente nel film non è invece presente nel libro. Nonostante questo, anche essa è ispirata ad una storia vera. La corsa rimanda alla storia vera, successa nel 1982. Quando aveva solo sedici anni, Louis Michael Figueroa corse dal New Jersey a San Francisco per supportare l’American Cancer Society.
La Morale
Louis Michael Figueroa non solo attraversò diagonalmente gli Stati Uniti una volta. Anni dopo ripetette l’impresa per sensibilizzare le persone alla lotta contro la leucemia prima, e un’ulteriore volta contro la violenza sui minori.
Storia reale e film diventano quindi espressioni di un’unica morale, di un medesimo significato da veicolare; la corsa diventa metafora dell’esistenza del personaggio e insegna che si può fare qualunque cosa. Non bisogna fermarsi, e riuscire a superare le difficoltà è importante avere qualcuno accanto (la madre, nel caso di Forrest). Qualcuno che ha fiducia e crede che le difficoltà possano essere superate. Forrest riesce a ballare anche se da piccolo la sua colonna vertebrale componeva un punto di domanda, nonostante avesse dei ferri alla gambe che lo facevano marciare come un robot. E’ capace di spezzare le catene che la società gli mette per poter infine spiccare il volo. O iniziare a correre.
Perché nessuno ha il destino segnato se trova in sé, e in chi gli sta accanto) la forza e la possibilità di superare le proprie difficoltà.