Musica Classica: La Nuova Idea Per Non Farla Morire
La Musica classica sta morendo? Questa la provocazione da cui nasce la riflessione che quest’oggi vorrei fare con voi lettori. “Ovviamente no”, viene spontaneo pensare. E sotto un certo punto di vista è giusto. La Musica Classica viene studiata ancora, esistono Conservatori e Accademie che propongono lo studio di uno (o più) strumenti imparando repertori barocchi, classici, romantici. Finanche la Musica Antica e quella Medievale sono ancora studiate.
Qual è il problema che circonda la Musica Classica
, quindi? Personalmente individuo due problemi principali:
- Il primo problema è individuabile nella concezione che la maggioranza delle persone, indipendentemente dai propri sacrosanti gusti musicali, ha della Musica Classica. Qualcosa di vecchio, di inutile, di difficile e irraggiungibile. Non un hobby, tantomeno un lavoro se non ad alti livelli. Qualcosa che c’è ma che è passato, che forse non vale la pena studiare.
- Il secondo problema lo vedo nell’impostazione fortemente elitaria della maggior parte delle istituzioni adibite al suo studio. Ma anche dei professionisti che ivi lavorano.
In aggiunta, la mancanza di nuove idee sicuramente non aiuta ad attirare il pubblico. Così come il perpetrarsi continuo di toni severi, solenni. Toni sicuramente adeguati al rispetto dovuto ai Grandi Maestri del passato, ma che non aiutano la comunicazione che dovrebbe essere accattivante, leggera, comprensibile ad ogni livello.
Paura E Distanze
Il nostro bel frac non servirà a salvare la Musica, senza nuove idee a breve morirà.
Viotti Lorenzo, direttore italo-svizzero
Queste le parole del direttore d’orchestra della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Dutch National Opera, classe 1990.
Da queste parole possiamo ricavare un altro problema che aleggia negli ambienti colti: quello della paura che la Musica Classica perda il suo ruolo di “musica colta”. La fruizione, pur trasversale, è generalmente “riservata” a coloro che ne sanno. Come se una persona qualunque, ascoltando o suonando, potesse in qualche modo togliere l’importanza a loro o alla musica stessa. Inutile dire quanto questa dea sia dannosa e controproducente.
Per scongiurare ogni fraintendimento, sottolineo quanto Conservatori, Accademie ed altre istituzioni riconosciute siano importanti e necessarie per accedere a determinate professioni come l’insegnamento e l’esercizio in ambienti orchestrali consueti. Pongono le basi e danno una adeguata preparazione in tutti i campi necessari per la conoscenza e lo sviluppo di una esecuzione consapevole e storicamente corretta. Questo non dovrebbe precludere la possibilità di percorrere altre strade nuove, strade che potrebbero solamente giovare alla fruizione su più ampia scala della Musica Classic, che ora si ritrova ad essere coperta da uno strato di polvere e accessibile a pochi.
Musica Classica E Disabilità
Molte sono ancora le persone con disabilità che assistono al mondo che vive intorno a loro. Il mondo si esprime, lavora, crea ed è spesso indifferente ai desideri e alla vita degli altri. Fortunatamente le cose stanno cambiando e sempre più realtà, anche nel nostro territorio, si mettono in gioco per dare alle persone con disabilità la possibilità di realizzarsi. Non come premio compassionevole, ma come diritto inalienabile della persona. Perché dietro ad una disabilità, c’è prima di tutto una persona che troppo spesso ne rimane vittima a causa dei comportamenti della società che la circonda.
Anche le persone con disabilità, come tutti, hanno desideri, voglia di farcela, di provare a raggiungere gli obiettivi. Come tutti vincono, come tutti alle volte falliscono. Ma i successi non possono arrivare se manca la materia prima: un ambiente e delle persone convinte delle potenzialità insite in ciascun essere umano.
Noi abbiamo deciso di metterci in gioco offrendo percorsi riabilitativi di MusicoTerapia Orchestrale. La Musica può aiutare a far emergere le proprie capacità, a capire chi si è veramente. Suonare un brano di musica sinfonica in un’orchestra Inclusiva racchiude mesi di duro lavoro, ma anche sorrisi, esultazioni per avercela fatta. Per aver fatto qualcosa che è considerato difficile, qualcosa con cui davvero ci si deve misurare togliendosi il velo della pietà. Perché il limite non è mai troppo grande, se si è insieme ad affrontarlo, con i giusti metodi e il giusto personale professionale.
Lavoriamo al fianco della persona con disagio fisico, psichico e relazionale per permetterle di affinare e far fuoriuscire le sue abilità. Dall’autismo alle sindromi genetiche, dalla disabilità intellettiva ai disturbi dell’apprendimento. Nessuno è escluso dal Gruppo Orchestra, luogo dove si può imparare ad affrontare le paure e a relazionarsi con sé e con gli altri. Per piccoli passi si può costruire una intera sinfonia. Perché negare loro e alla Musica Classica di vivere?
Vantaggi Dell’Orchestra Sinfonica Inclusiva
Parlare a musicisti di altri musicisti con disabilità, lascia ancora allibiti e attoniti. Alle volte si cerca di prendere le distanze, screditandoli. Come se il musicista con disabilità potesse portar loro via qualcosa, come se non fosse un vero musicista.
Bisogna iniziare a comprendere che il musicista con disabilità può aver passione, può suonare, può e deve avere spazi preposti alla sua crescita, che passa anche per lo sviluppo delle proprie passioni. Niente viene sottratto a coloro che sono professionisti in favore delle persone con disabilità che vogliono dedicarsi allo studio di uno strumento. I titoli acquisiti rimangono, non vi sono pretese. Solo la voglia di dare a tutti le medesime possibilità, di far valere i diritti della persona. E della Musica, che non può morire restando legata ad un ambiente sempre più chiuso.
L’Orchestra Sinfonica AltraVoce è nata nel gennaio del 2015. E’ composta da:
- musicisti con disabilità mentale e fisica,
- musicisti professionisti
- educatori professionisti
Una realtà davvero inclusiva ma anche certificata che propone percorsi educativi e riabilitativi musicali. E’ la manifestazione dell’incontro e della capacità della musica di abbattere barriere e stereotipi. La proposta della VII edizione di Diversità in Sinfonia (prenotazioni qui) e il successo delle precedenti edizioni sono la prova di quanto realtà di questo genere facciano bene alla società.
Per questo continuiamo a proporci, come AltraVoce Onlus, come centro di formazione, come centro esperienziale. Facendo anche un appello per dire a tutti i musicisti di professione e talentuosi che possono collaborare. Vi è necessità, in una orchestra inclusiva, d musicisti professionisti che supportino i musicisti con disabilità. Vogliamo dire che l’idea non è dividere chi ha una disabilità da chi non ne ha. L’obiettivo è unire, persone con e senza disabilità, che hanno la comune passione per la Musica. L’obiettivo è portare la Musica Classica anche sui nostri palchi per darle la possibilità di continuare a vivere.