Autismo e Film: “Buon Compleanno Mr Grape”

Un film assolutamente da vedere che non possiamo non inserire nella nostra rubrica: “Buon compleanno Mr Grape”. Due attori magistrali, Di Caprio e Johnny Depp, in un capolavoro sulla diversità. Un film che tratta l’autismo, le difficoltà famigliari, tutto in una piccola cittadina che gira le spalle. E un lieto fine.

Il Film

Uscito nel 1993, “Buon compleanno Mr Grape” è tratto dall’omonimo romanzo di Peter Hedges. Troviamo Hedges come sceneggiatore e Lasse Hallström alla regia. Protagonisti indiscussi sono un giovane Johnny Depp (Gilbert) e uno straordinario Leonardo DiCaprio (Arnie) che, per la prima volta e ancora minorenne, venne candidato all’Oscar come miglior attore protagonista per la prima volta. 

Il film, genere drammatico, è stato girato in Texas dal novembre del 1992 al gennaio del 1993. Un film di altri tempi, forse, dove viene mostrato l’amore fraterno incondizionato, nonostante tutto e tutti. Ambientato in una piccola cittadina, Endora, in Ohio, vediamo come protagonista una famiglia alle prese con difficoltà personali e con la disabilità: Arnie, il fratello minore, è infatti affetto da un disturbo dello spettro autistico. A prendersi cura di lui sarà il fratello, Gilbert, non senza errori ma con tanta buona volontà. Le altre due sorelle si occupano della casa, mentre la madre è alle prese con un disturbo depressivo dopo un tremendo avvenimento.

Non una situazione rosea, insomma. E Gilbert, in tutto questo, come si comporta?

Autismo Nel Film: Arnie

Arnie Grape è il protagonista: un ragazzino di 18 anni affetto da autismo.

Il disturbo di cui è affetto Arnie è molto complesso: caratterizzato da una compromissione in diverse aree dello sviluppo. Notiamo da subito i deficit di interazione sociale e nella comunicazione, così come attività e interessi ripetitivi e stereotipati.

Ma Arnie ha una caratteristica: gli piace arrampicarsi.

Sugli alberi per giocare a nascondino, sulla cisterna della sua città per stare da solo. Come se volesse vedere il mondo dall’altro, cercare una speranza, trovare un posto calmo. Perché forse, nonostante tutto, si rende davvero conto dei problemi e delle mancanze della sua famiglia e della cattiveria tra le persone di quella cittadina. Per loro, infatti, la famiglia di Arnie non è che “problematica”, un “fenomeno da baraccone”. Una cosa di cui prendersi gioco e da emarginare. Ma nella famiglia stessa, vediamo come i fratelli si relazionino diversamente con l’autismo. Se Gilbert darebbe la vita per suo fratello mettendolo al primo posto, Hellen (sorella) non accetta di avere un fratello così complica anche la fase adolescenziale di ribellione.

Il Ruolo Di Gilbert

Gilbert è il fratello maggiore di Arnie. Su di lui grava tutto l’aspetto della sua cura, del controllo. Possiamo definirlo come “antieroe”: un ragazzo placido, cui la vita sembra scorrere addosso.

Gilbert si occupa del fratello durante le ore di lavoro in drogheria. Parla e sistema le cose con la polizia quando Arnie non vuole scendere dalla cisterna della città. Sta con lui mentre si lava. E’ un bravo ragazzo, la testa sulle spalle, ma non vive la sua vita. A discapito della sua, dei sui progetti, delle sue ambizioni. Sarà grazie all’arrivo fortuito di una ragazza che matura concretamente l’idea di poter cambiar vita, di lasciare la provincia per girare il mondo. L’idea che rompere quell’immobilismo è possibile, perché dai problemi e dalle difficoltà si può e si deve sempre ricavare qualcosa. “Buon compleanno Mr. Grape” diventa allora un percorso di formazione e crescita che passa inevitabilmente attraverso il dolore, la perdita, ma anche l’amore e la responsabilità.

Il Messaggio Del Film

Buon compleanno Mr Grape ci porta con delicatezza nelle difficoltà quotidiane di alcune famiglie, diverse dalle rappresentazioni scintillanti tanto usate nei film. Mostrandoci uno spaccato di vita difficile dove l’esistenza della famiglia Grape è ancora ancorata al passato, vittima delle disgrazie avvenute, incapace di andare avanti. Se questo film mostra la rassegnata frustrazione di chi attende la scintilla per uscire dall’immobilità in cui si ritrova impantanata, a tal punto da non vedere speranze, allo stesso modo mostra il riscatto. Mostra che l’amore, fraterno e non, può fare grandi cose. Al di là delle difficoltà e dell’autismo, il film mostra che tutti hanno una possibilità nel momento in cui decidono di prendere in mano la propria vita.

Giada Franzoni