Superare La Disabilità: Percorsi Musicali E Multimodali
Nell’articolo precedente abbiamo scoperto due dei percorsi musicali possibili come continuazione al Triennio di MusicoTerapia Orchestrale. Si tratta del Perfezionamento Orchestrale e di Musica da Camera. Questi consentono ai giovani musicisti con disabilità di:
- vivere una vita artistica adulta, scegliendo uno strumento prediletto;
- assumersi ruoli di responsabilità grazie all’assetto educativo semi-professionale;
Inoltre si può affrontare l’orizzonte della parola, del gesto e della rappresentazione con modalità innovative. Sto parlando, innanzitutto, dei percorsi di InterazioneMultiModale e, econdariamente, di quelli MusicVirtualOpera.
Diamo Un Primo Sguardo!
Lo scopo di questi percorsi è ben definito. Apprendere le operazioni necessarie al montaggio e alla presentazione di una storia. Una storia che contiene:
- figure,
- parole,
- musica,
ma anche:
- grafici,
- animazioni.
Sono percorsi integrati di espressione, comunicazione, narrativa e gioco multimodale. In altre parole, le conquiste fatte nell’ambito della musica vengono reinvestite sul piano del linguaggio. Il principio di base è lo stesso del Triennio. Vale a dire, imparare a gestire unità sempre più complesse e ampie. Questo consente di sviluppare la restituzione e l’invenzione di unità narrative di senso compiuto sempre più ampie.
L’orizzonte ideale? E’ quello di una performance vera e propria. Un’opera musicale drammaturgica e scenica grazie alla strumentazione multimediale. La sperimentazione di questi percorsi è stata soddisfacente. Inoltre, ha incoraggiato la ricerca di nuove modalità e applicazioni del metodo. Come alternativa all’orizzonte musicale della formazione del sé.
I Principi
L’informatica offre molte possibilità nella sfera dell’apprendimento, dell’autonomia, dell’espressione. Ma soprattutto in quella dell’interazione. L’innovazione risulta molto utile nel lavoro e nella riabilitazione in presenza di disabilità. Consente infatti modalità integrate di espressione e interazione:
- multimodale (verbale, vocale, testuale, con immagini, gesti)
- multimediale (con diversi dispositivi e canali di trasmissione)
La metodologia non può quindi limitarsi all’ambito tradizionale, ma deve evolversi e sfruttare al meglio questi supporti. I nuovi percorsi nati, si distinguono per:
- accessibilità e personalizzazione;
- uso integrato di immagini, animazioni, gesti per valorizzare la minima possibilità espressiva;
Negli anni, i percorsi risultano validi reinvestimenti dei progressi acquisiti nel triennio di MTO. Offrono, in più, la possibilità di reinvestimento in ambiti della vita quotidiana. Sia a livello cognitivo, che relazionale, linguistico, espressivo.
Disabilità E Multimedialità: I Metodi
I metodi di questi percorsi multimediali e multimodali, sono gli stessi alla base dei percorsi di MusicoTerapia Orchestrale.
- L’uso di strumenti reali, prestigiosi, adulti. Usare tecnologie vere come PC, tablet, schermi e lavagne multimediai, rende il tutto più accattivante e permette di responsabilizzare chi ne viene a contatto.
- Prendere spunto da argomenti degni di attenzione. Arte, cultura.
- La co-costruzione di eventi e narrazioni. Si crea una coppia, un piccolo gruppo. Bambino-ragazzo con disabilità e adulto diventano autori e co-autori producendo oggetti, spazi, eventi.
- Struttura progressivamente crescente dell’interazione e della complessità.
- Incoraggiare l’espressione anche nei canali più compromessi.
- Supporto di professionisti.
L’MTO si tiene lontana dall’uso della parola, agendo in identificazione e relazione. L’intento è quello di sfruttare le potenzialità del lavoro sinfonico orchestrale. Con i percorsi multimodali e multimediali, si lavora invece anche nell’ambito della significazione. Quindi con parole, gesti, rappresentazioni.
Bambini, ragazzi e adulti con disabilità coinvolti nei percorsi, hanno raggiunto risultati importanti. Il tutto documentato nelle sessioni video, nei diari, nei profili finali di ciascun anno. E, ovviamente, nel prodotto del lavoro.
Anche AltraVoce ha attivato il percorso MVO. Nel video, il prodotto finale del lavoro di Reni nel percorso di Music Virtual Opera.
Nuove Prospettive Per Una Persona Con Disabilità
Aprire nuove prospettive ad una persona con disabilità, unitamente al percorso di riabilitazione, è sicuramente il fine ultimo. Lavoriamo con la persona affinché possa raggiungere importanti traguardi in svariati ambiti della sua vita.
Primo traguado: maggiori capacità espositive e dialogiche. Sia a livello individuale che di gruppo. Si intende quindi la sua capacità di porsi e tenersi in relazione.
Secondo traguardo: strettamente linguistico. Riguarda la conquista di una certa elaborazione che permette di alla gestione organizzata della parola.
Terzo tragardo: l‘evoluzione di sé. Raggiungere più consapevolezza delle proprie modalità di autoregolazione e autocoscienza.
Infine, possiamo indicare come quarto obiettivo quello che riguarda la formazione (anche culturale). Questi percorsi permettono infatti di accedere in modo personalizzato, e di fare proprie, delle nozioni. Ma anche di acquisire le capacità per utilizzare alcuni strumenti informatici.
Tutto questo ci dimostra che sì, le disarmonie e le limitazioni possono accompagnare tutta una vita. Ma che non ci definiscono come persone. E’ infatti possibile imparare nuove cose, trovare nuovi strumenti per gestirsi, arricchirsi e migliorare e sviluppare capacità nella vita di tutti i giorni.
Limiti? No, grazie! Preferiamo lavorare partendo dalle abilità!