Film E Disbilità: Adam

Ed eccoci nuovamente qui a parlare di film e disabilità. Perché pubblichiamo spesso articoli-recensioni? Perché la disabilità è un argomento tanto vasto quanto delicato. Approcciarsi ad essa tramite studi scientifici e pubblicazioni può essere difficile e, per chi non è abituato, anche noioso. I film, invece, hanno il pregio di inglobare in sé anche l’aspetto dell’intrattenimento. Oggi parleremo di “adam”, film del 2009 che vede come protagonista un uomo con la Sindrome di Asperger.

Il Film: La Trama

Un film che si muove tra la commedia, il drammatico e il sentimentale.

Adam, interpretato dall’attore Hugh Dancy, è un giovane ingegnere elettronico che realizza giocattoli per una fabbrica. Un ragazzo quasi trentenne di New York, bello, intelligente, gentile, tenero, ma goffo e impacciato.

Vive da solo, dopo la morte del padre. L’unica sua amicizia è Harlam, proprio un amico di suo padre. La sua passione è l’astronomia, è un grande appassionato dell’Universo. Il suo destino sembra essere la solitudine perché è afflitto dalla sindrome di Asperger. La sua vita lavorativa non ne risulta compromessa, così come il suoquoziente intellettivo. La sfera in cui si ravvisano maggiori difficoltà è quella dell’interazione sociale. E’ inibito nell’espressione, ha difficoltà e comprendere le reali intenzioni del prossimo al di là delle apparenze. Non riesce a decodificare i messaggi non verbali né a capire e trasmettere emozioni e ad agganciarsi alla realtà.

L’Importanza Degli Incontri..

Un giorno, nel locale della lavanderia, incontra Beth, interpretata dall’attrice Rose Byrne, una scrittrice di libri per bambini che insegna in una scuola. Beth è un’insegnante che ha da poco terminato una lunga relazione amorosa. Si dimostra subito molto interessata ad Adam che però ricambia con “strani comportamenti“.

Il film ruota attorno al rapporto tra Adam e Beth. Si tratta di un film dolce e molto significativo. Inizialmente titubante, Adam confessa a Beth di soffrire della Sindrome di Asperger e lei con grande dolcezza ed empatia, le resta vicino sviluppando il loro rapporto attraverso situazioni e vicende che si sviluppano lungo tutto il film.

Il film, che ha ricevuto anche il premio “Alfred P. Sloan” al Sundance festival del 2009, affronta con dolcezza il tema della Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico, ed è un film adatto a grandi e piccini.

Gli Insegnamenti

Il rapporto tra Beth e Adam porta ad una complicata relazione che semplifica qualcosa di universale. Riuscire a toccare veramente un’altra persona significa entrare coraggiosamente in un territorio non confortabile che può risultare sconvolgente e liberatorio.

E’ un film toccante e fragile che però non scade mai nel compiacimento ma esplora i sentimenti umani. Anche sotto un aspetto comico. Le difficoltà amorose, le problematiche relazionali, la complessità dei rapporti padre/figlio e la persistente compromissione delle relazioni sociali. Riesce a trasmettere quel senso di impotenza che prende di fronte ai grandi e per certi versi insormontabili ostacoli della nostra routine quotidiana, specie se visti con gli occhi di un “diverso”.
Ne esce fuori film poetico e malinconico, ricco di atmosfere e di suggestioni, che ci insegna a capire come solo la comprensione per gli altri, la solidarietà, la tenerezza, il rispetto, il sentimento, ci permettono di varcare quel confine che racchiude mondi a noi sconosciuti, e che credevamo impossibili.

Giada Franzoni