Lo Spettro Autistico: Impariamo a Conoscerlo
Il 2 aprile è stata la giornata mondiale della consapevolezza per l’autismo. Se ne parla molto in questi anni, ma siamo davvero consapevoli di cosa lo spettro autistico sia? Vi è una bassa consapevolezza sociale di questa condizione. Lo si può capire dalle frasi come “è impossibile che sia autistico prché parla!” oppure “gli autistici non provano emozioni”. Si tratta ovviamente di frasi non corrispondenti al vero. E avere determinate concezioni, soprattutto sulla disabilità, può compromettere il modo in cui ci relazioniamo con la stessa. Rischiamo di creare pregiudizi e stigmi inutili che fanno male a noi ma soprattutto a chi convive con certe condizioni. Per questo oggi ci proponiamo di fare chiarezza.
Cosa è Lo Spettro Autitico?
L’Autismo è una condizione del neuro-sviluppo che accompagna la persona durante tutto l’arco della vita. Si manifesta in un differente modo di
comunicare e relazionarsi con le persone, ma anche nella concezione del mondo che le persone hanno. Parliamo però di spettro, perché l’autismo ha innumerevoli sfaccettature. Anche se le persone che vivono questa condizione possono presentare le medesime difficoltà, il modo e
l’intensità varia davvero molto da persona a persona. C’è chi riesce a vivere autonomamente, ad esempio, e chi invece presenta disabilità intellettive concomitanti e necessita di supporto 24h al giorno. Sappiamo che l’autismo è legato alla neurobiologia e ad uno sviluppo atipico di certe aree, ma non esistono test o esami neurologici per diagnosticarlo. La diagnosi avviene sulla base della manifestazione comportamentale.
Lo Spettro autistico è quindi un insieme eterogeneo di comportamenti che possono avere un numero molto elevato di cause e presentazioni diverse.
Quali sono le differenze rispetto alla popolazione “neurotipica”?
Chiamiamo qui “neurotipica” la popolazione non affetta da alcun disturbo o disabilità.
Rispetto a queste, chi presenta un disturbo dello Spettro Autistico ha generalmente una differenza percettiva. Questa si manifesta nel modo di filtrare gli stimoli e nell’intensità con cui gli stessi vengono percepiti.
Differente anche la percezione del proprio corpo e nei movimenti.
Le differenze emotive consistono nel sentire e comprendere le emozioni proprie e degli altri. Non è vero che chi presenta un disturbo dello spettro autistico non prova emozioni, tutt’altro! Spesso le stesse sono così forti da “bloccare” l’individuo e impedirne la comprensione. Risulta speso difficile anche esprimere e modulare le proprie emozioni a seconda del differente contesto.
Le differenze sociali indicano invece un diverso desiderio, bisogno e capacità di socializzare. Spesso inoltre vi è una diversa capacità di comprendere i comportamenti e le motivazioni altrui.
Lo Spettro autistico è così vasto che spesso vi sono più differenze tra due persone che ne fanno parte, rispetto ad una perona autistica e una neurotipica! Ricordati sempre che se hai avuto a che fare con una persona con autimo, hai avuto a che fare con UNA persona. Non con tutta una categoria!
Difficoltà nella Comunicazione e Nelle Relazioni
Questa difficoltà si chiama “difficoltà nella reciprocità socio-emotiva” secondo il DSM-5. Si può andare da un approccio anomalo fino al fallimento della conversazione. Può esserci poca o nessuna iniziativa nell’interazione sociale fino a difficoltà nell’elaborare stimoli complessi. La necessità preente in molti adulti facenti parte dello spettro autistico di “calcolare” ciò che risulta invece intuitivo per gli ltri, può portare ad ansia sociale e all’evitare le interazioni.
La comunicazione sociale, in genere, non si basa soltanto sul linguaggio verbale. Tutti noi infatti usiamo comportamenti comunicativi non-verbali come movimento degli occhi, gesti, espressioni facciali, intonazione della voce e postura del corpo. Per le persone che vivono con una delle condizioni dello spettro autistico può essere molto difficile decifrare ciò che questi comportamenti significano.
Uno dei sintomi è proprio un mancato o povero uso di gesti od espressioni spontanei, oppure un loro uso errato o particolare.
Stereotipie e Routine Nello Spettro Autistico
Con “stereotipie” si intendono movimenti motori, uso di oggetti o di parole ripetitive e stereotipate.
Possono essere presenti stereotipie motorie come il dondolarsi, o l’allineare oggetti. Si parla invece di “ecolalia” quando le parole sentite vengono ripetute cone una eco. Questi sintomi hanno una presenza variabile a seconda di età e gravità.
Per quanto riguarda la routine, generalmente si nota un forte bisogno di standardizzare la stessa, ritualizzandola. Per fare un esempio, può esserci “necessità” di prendere la stessa strada tutte le volte che si va in un luogo, mangiare lo stesso cibo; i rituali possono consistere in domande incessanti o nel camminare in tondo
Questa standardizzazione della routine porta a forte stress a seguito di piccoli cambiamenti. Importante, per migliorare la situazione, è procedere per rinforzi e non per punizioni. Un rinforzo aumenta la probabilità che un comportamento si ripeta, una punizione lo riduce.
Gli Aspetti Sensoriali
Tra i sintomi, il DSM-5 indica anche iper-reattività o ipo-reattività agli input sensoriali.
Le persone ASC (sindrome di Asperger o autismo) percepiscono il mondo in modo molto diverso. Questo perché il meccanismo di filtro nel cervello lavora spesso in modo diverso nell’assimilare i sensi come (tatto, olfatto, udito, gusto e vista)
Questo porta ad una percezione del mondo come più intenso o fremmentato, con conseguente difficoltà nel separare ciò che è in primo piano dallo sfondo. Un esempio tipico è nella difficoltà a seguire la voce di una persona con la quale si sta parlando se in sottofondo ci sono altri rumori.
La sensibilità più comune è quella verso suoni specifici, ma ci possono
essere anche sensibilità tattili, o riguardanti l´intensità della
luce, il gusto e la consistenza e l’odore di alcuni cibi. E’ come se la mente fosse quindi costantemente “bombardata” da tutti gli stimli che generalmente il cervello filtra e ordina.
Quali sono Le Cause dello Spettro Autistico?
SI pensa che l’autismo sia causato da fattori genetici e ambientali. Al momento non vi sono certezze e sono in fase di studio più di 1000 geni che potrebbero essere implicati nella condizione.
E’ però importante capire che l’autismo non è una malattia:
- non è contagioso
- non è causato da infezioni
- non si cura con i farmaci
- l’autismo è parte del modo di essere di una persona, è il modo in cui la sua mente funziona.
Considerare l’autismo come qualcosa di esterno da combattere non permette di migliorare la qualità della vita delle persone autistiche.
La scienza dovrebbe limitarsi a studiare e non a giudicare quello che avviene nel mondo e per questo preferisce parlare di “condizione autistica”. Condizione è infatti un termine neutro che lascia giudicare agli interessati se si sentono disturbati o meno dall’autismo.
Inoltre è bene sottolineare nuovamente che l’autismo è una condizione che incide su tutti gli aspetti della vita di una persona. Quindi anche sulla sfera affettiva. Ma questo non implica la mancanza di emozioni. In una data situazione una persona autistica può provare un’emozione diversa da quella che ci si aspetterebbe. Per questo è importante capire e conoscere: per saper rispondere nel modo più adeguato. Per comprendere che tutti siamo diversi e non è una colpa.