Scoperti Neuroni della Musica: Lo sapevi?

I Neuroni della Musica Esistono? Veramente? Domanda che a volte ci fa venire una scintilla nel petto, sopratutto perché lavoriamo con essa e conosciamo dove può arrivare – se usata di certa maniera e con rigoroso metodo. Per saperne di più, leggi anche: L’effetto della musica sulla mente disabile. Diventare sinfonici.

Attivate all’Ascolto, la Creazione e l’Esecuzione musicale

Per la prima volta si è scoperto un gruppo di neuroni che si attiva in modo selettivo durante l’ascolto della Musica e delle note. I neuroni della musica sono un gruppo di cellule nervose specializzate che si attivano durante l’ascolto, la creazione e l’esecuzione della Musica. Sono presenti in diverse aree del cervello, tra cui la corteccia uditiva, la corteccia motoria e la corteccia prefrontale. Grazie alla loro attività, ci consentono di percepire e apprezzare le melodie, le armonie e i ritmi che costituiscono la Musica.

Questo studio – condotto negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista “Neuron” – ha dimostrato che l’ascolto della musica coinvolge non solo le orecchie, ma anche il cervello. Secondo i ricercatori esiste un gruppo di neuroni che risponde esclusivamente alle note musicali. Il che contraddice l’idea che l’apprezzamento musicale sia una conseguenza della capacità uditiva generale dell’orecchio umano.

Neuroni della Musica di 10 Volontari

In altre parole, la capacità di apprezzare la musica è legata ad una specifica attività neuronale che avviene in alcune aree del cervello. Questo suggerisce che l’ascolto della musica non è solo un’esperienza uditiva, ma coinvolge anche una complessa rete di processi cerebrali.

Gli scienziati di questo studio hanno sottoposto 10 volontari a 165 suoni diversi – tra cui parti di discorsi, frammenti di musica, rumore di passi, motore dell’auto e squillo del telefono – al fine di identificare le aree del cervello coinvolte nell’elaborazione musicale. Durante l’analisi dell’attività cerebrale dei partecipanti, gli scienziati hanno scoperto che nella corteccia uditiva esiste un gruppo di neuroni che si attivano solo in presenza di suoni musicali. Inoltre, è emerso che l’attività neuronale associata alla musica è concentrata in un’area specifica del cervello che sembra essere evoluta in modo particolare per elaborare melodie e ritmi musicali. Questa regione è stata descritta come un “carillon” cerebrale.

Cellule che Rispondono in Modo Selettivo alla Musica

«Abbiamo trovato un gruppo di cellule nervose del cervello umano che rispondono in modo selettivo alla musica – spiega Josh McDermott del Mit – L’esperimento ha mostrato anche un gruppo che si attiva solo in presenza di conversazioni. In entrambi i casi la risposta neurale è stata più forte quando le persone ascoltavano la musica o le conversazioni, e più debole per tutti gli altri suoni che abbiamo testato».

Secondo uno studio, riportato dall’Independent, ci sono due gruppi di neuroni presenti in diverse parti della corteccia uditiva che suggeriscono l’esistenza di percorsi separati nel cervello per l’analisi della musica e del linguaggio. Questi risultati indicano che l’ascolto della musica coinvolge processi cerebrali distinti rispetto a quelli necessari per la comprensione del linguaggio.

In passato, i ricercatori avevano ipotizzato che l’apprezzamento musicale fosse una sorta di “effetto collaterale” della capacità di decodificare altri suoni complessi, come il discorso. Tuttavia, il nuovo studio suggerisce che la musica potrebbe invece aver avuto un ruolo importante nello sviluppo del cervello umano. Ciò significa che l’ascolto della musica potrebbe essere un’attività che non solo ci offre piacere, ma che potrebbe anche avere un impatto positivo sulla nostra salute mentale e sul nostro sviluppo cognitivo.

Neuroni della Musica Presenti Fin Dalla Nascita?

Attraverso l’analisi di immagini ottenute da scanner cerebrali si sono identificati sei gruppi di neuroni che si attivano in modo selettivo. Uno di questi gruppi è specificamente dedicato alla musica. Tuttavia, resta ancora da chiarire se questi neuroni “musicali” siano presenti fin dalla nascita o se siano acquisiti durante lo sviluppo infantile. In altre parole, non è ancora noto se l’apprezzamento della musica sia innato o imparato. Questo aspetto rimane un campo di studio interessante per i ricercatori che cercano di capire come funziona il nostro cervello e come si sviluppa la nostra capacità di apprezzare la musica.

Per McDermott «è possibile che emergano nel corso dello sviluppo, in risposta alla massiccia esposizione alla musica che la maggior parte di noi ha durante la vita. Un modo per affrontare la questione – continua il ricercatore – sarebbe verificare se sono presenti risposte simili nel cervello dei bambini, cosa che non abbiamo ancora fatto».

In aggiunta, non è ancora del tutto chiaro se la presenza dei neuroni “musicofili” possa spiegare le differenze individuali nella capacità musicale. Gli studi hanno suggerito che questa capacità può essere influenzata sia da fattori genetici che dall’educazione, ma la comprensione di come questi fattori interagiscano tra loro e con l’attività dei neuroni cerebrali rimane ancora un campo di ricerca attivo. In ogni caso, la scoperta dei neuroni “musicofili” ha fornito un importante punto di partenza per capire il ruolo della musica nella nostra vita e nel nostro sviluppo cognitivo.

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