Trasformare vecchie barche in strumenti musicali?

Sapete che a Procida hanno trasformato vecchie barche in strumenti musicali?

Procida, Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2022, è conosciuta per il ricco programma di formazione ed eventi culturali che ha proposto l’estate scorsa.

Durante la rassegna “Echi delle Distanze” uno dei workshop più affascinanti è stato quello condotto da Yuri Landman. Il liutaio sperimentale olandese è noto per la sua collaborazione con band come Sonic Youth, Einstürzende Neubauten e Deus.

In questo laboratorio, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di imparare le tecniche di Landman per costruire strumenti musicali utilizzando materiali provenienti dai gozzi procidani, combinando così creatività e cultura del recupero.

Procida 2022, come trasformare vecchie barche in strumenti musicali

Nell’ambito della rassegna “Echi delle Distanze”, i partecipanti hanno sperimentato l’arte di costruire strumenti musicali utilizzando le tavole di legno o addirittura l’intero telaio dei gozzi procidani dismessi.

Questo progetto ha unito l’estro creativo di Landman alla valorizzazione delle risorse locali, promuovendo una cultura del recupero e del riutilizzo.

Durante il workshop, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di trasformare vecchie barche in strumenti musicali unici.

• l’Home Swinger, un particolare strumento a corda;

• le Boat Harps, delle arpe giganti che rappresentano un’innovazione musicale avveniristica.

Il laboratorio si è svolto presso le Officine dei Misteri, a partire dal 24 agosto 2022 e si è concluso il 1° settembre 2022. Si è concluso con un concerto collettivo finale che si è svolto presso la suggestiva Cittadella dei Misteri.

Durante questo concerto, gli strumenti autocostruiti durante il laboratorio sono stati suonati insieme a una sezione ritmica composta da due batterie e un basso, creando una performance unica ed emozionante.

L’importanza dell’innovazione sociale

Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022, ha così dato il via a uno dei processi di innovazione sociale e culturale più riusciti degli ultimi anni.

Questo progetto ha messo al centro le persone, dimostrando l’importanza del lavoro di rete.

Procida ha dimostrato che il successo di un progetto culturale non si limita al prodotto finale, ma si basa sulla partecipazione attiva delle persone, sull’empatia e sulla creazione di una rete solidale.

L’isola è diventata un esempio luminoso di come l’arte e la cultura possono mettere in relazione le persone.

Infatti durante il progetto “Echi delle Distanze”, gli artisti non si sono limitati a esibirsi, ma hanno interagito con la comunità locale attraverso laboratori e momenti di incontro, creando un ponte tra gli abitanti di Procida e delle isole del Mediterraneo e del mondo.

Un lavoro di rete

Procida 2022 ha dimostrato il suo impegno nel promuovere l’arte, la cultura e l’innovazione attraverso una varietà di iniziative coinvolgenti. Il laboratorio artigianale con Yuri Landman ha rappresentato un’opportunità unica per gli appassionati di musica e artigianato di imparare da un maestro riconosciuto a livello internazionale e di mettere in pratica la propria creatività utilizzando materiali locali ricchi di storia e significato.

Procida ha dimostrato così che anche i comuni più piccoli e spesso trascurati possiedono un forte patrimonio culturale e capacità organizzative.

La direzione del cambiamento risiede nell’unione e nella collaborazione tra le persone.

Procida insegna che investire nella rete, nella collaborazione e nella creazione di una comunità inclusiva può portare risultati sorprendenti. L’isola si apre agli altri senza che il territorio venga sacrificato, lasciando anche un messaggio importante per la tutela ambientale.

Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 ha dimostrato che l’innovazione sociale e culturale può trasformare un’isola e lasciare un’eredità duratura di creatività, inclusione e rigenerazione culturale.

Questo progetto ha messo al centro le persone, valorizzando il lavoro di rete e dimostrando che il percorso fatto insieme è più prezioso del risultato finale. Procida rimarrà un esempio ispiratore di come la cultura possa unire le persone, superare le barriere e creare un futuro sostenibile.

L’inclusione ad Altravoce

Abbiamo parlato di inclusione e lavoro di rete. Ma cosa si intende per inclusione?

L’inclusione è quel mezzo che consente a tutti, indipendentemente da chi siano, di far parte di un gruppo in qualsiasi luogo, momento e situazione. L’inclusione va oltre l’integrazione, poiché si basa sulla parità di opportunità per tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità o disabilità.

Nell’ambito del Triennio di Musica Inclusiva Orchestrale, sia il Piccolo Gruppo Orchestra che l’Orchestra Sinfonica Altravoce incarnano appieno il concetto di inclusione. Queste orchestre includono persone con e senza disabilità mentali o fisiche in egual misura, offrendo una grande ricchezza a tutti i partecipanti.

L’inclusione di cui parliamo va oltre la semplice presenza nello stesso ambiente. Riguarda la capacità di tuo figlio, nonostante le disabilità, di percepire, interpretare e valorizzare le relazioni che si creano tra la musica suonata nell’orchestra e la sua vita quotidiana.

Nel contesto della Musica Inclusiva, l’inclusione permette ai partecipanti di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità attraverso l’esperienza musicale condivisa. Attraverso il metodo Esagramma, il Triennio di Musica Inclusiva crea un ambiente che promuove l’inclusione attiva, valorizzando le diversità e offrendo a tutti l’opportunità di esprimersi e crescere insieme attraverso la musica.

Da qui poi i nostri ragazzi potranno generalizzare le competenze acquisite e reinvestirle in tutti gli ambiti del proprio Progetto di Vita. In questo modo forniamo tutti i mezzi per una Vita di Qualità.