Inclusione Lavorativa delle Persone con Disabilità: un Traguardo ancora Lontano

Per parlare di inclusione lavorativa bisogna iniziare sapendo che circa un quarto di tutti i cittadini europei presenta qualche forma di disabilità, eppure questo gruppo rimane vulnerabile, soprattutto dal punto di vista socio-economico.

Secondo il consiglio dell’Unione Europea, 87 milioni di individui vivono con una qualche forma di disabilità.
Nel corso del 2020, sia in Lituania che in Grecia, oltre il 20% delle persone disabili era senza lavoro.

Nello specifico, in Lituania, esiste un divario del 17% rispetto alle persone senza disabilità. Tra il 2010 e il 2020, in 11 stati membri, tale divario è aumentato.
Consultando un recente studio sull’Unione Europea, scopriamo che il 21% di queste persone risulta essere a rischio di povertà o esclusione sociale, in contrasto al 14,8% delle persone senza disabilità.

Perchè l’Inclusione Lavorativa è così Importante?

L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è cruciale per valutare il loro grado di integrazione nella società. Un modo rilevante di valutare questo aspetto è considerare il tasso di disoccupazione. Questo indicatore riflette il divario tra la richiesta e l’offerta di lavoro.

Mentre gli inattivi non fanno parte della forza lavoro, i disoccupati sono coloro che desiderano lavorare attivamente ma si trovano ad essere senza impiego per varie ragioni.

Tra queste cause, in un ambiente poco inclusivo, la disabilità può essere un fattore determinante.

Quali sono i Prossimi Passi per Incrementare l’Inclusione Lavorativa

Per diversi anni, l’Unione Europea si è dedicata attivamente alla difesa dei diritti delle persone con disabilità, garantendo il diritto all’autonomia, alle pari opportunità, alla libertà di movimento, e promuovendo il loro coinvolgimento nella sfera lavorativa e civile.

Questi obiettivi sono stati recentemente formalizzati all’interno della strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

Queste questioni sono di fondamentale importanza, soprattutto considerando che, come sottolineato dal consiglio dell’Unione Europea, circa un quarto di tutti i cittadini dell’Unione è coinvolto in qualche forma di disabilità.

Questo coinvolge la percezione di affrontare limiti costanti nel svolgere attività quotidiane a causa di problemi di salute.

L’Italia e L’Inclusione

Il tasso di occupazione delle persone con disabilità in Italia rimane significativamente inferiore rispetto alla media europea.

Le aziende non sentono il timore di sanzioni perché i controlli sono scarsamente presenti. Testimonianze di lavoratori con disabilità raccontano attese prolungate per opportunità lavorative che non si sono ancora materializzate, diritti che, per legge, gli spetterebbero.

L’inclusione nel mondo del lavoro è cruciale per le persone con disabilità, garantendo non solo un reddito ma anche dignità e senso di appartenenza alla comunità, come sancito dall’articolo 1 della Costituzione italiana.

Tuttavia, la situazione occupazionale dei disabili nel paese è critica: solo il 35,8% delle persone disabili idonee al lavoro è impiegato.

L’importanza dell’autonomia e del ‘lavoro degno’ per le persone con disabilità nell’Unione Europea

È cruciale garantire l’autonomia a chi desidera lavorare, nonostante alcuni individui, anche senza disabilità, non possano farlo.

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha definito il concetto di “lavoro degno” basandosi su sei dimensioni principali: opportunità, libera scelta, retribuzione adeguata, eliminazione delle discriminazioni, sicurezza sul posto di lavoro e trattamento rispettoso.

I criteri menzionati sono fondamentali per tutti, ma rivestono un’importanza particolare per gruppi più vulnerabili, come le persone con disabilità. Queste persone spesso subiscono discriminazioni nell’accesso alle opportunità lavorative e nella selezione dell’impiego. La disoccupazione rappresenta un problema non solo per coloro con disabilità.

Altravoce e L’ Inclusione

Ad Altravoce ci impegnamo per far sentire anche chi è più fragile accettato e incluso.

Diamo ai nostri ragazzi un impegno fisso e una passione che posso coltivare anche al di fuori dell’Orchestra.