Scoprendo l’Autismo Femminile: Uno Studio Rompe gli Stereotipi e Sottolinea l’Urgenza di Ricerche Inclusive
La ricerca sull’autismo ha a lungo ignorato la prospettiva femminile, concentrandosi principalmente sui segni negli uomini.
Un nuovo studio, condotto presso l’Università Ebraica di Gerusalemme e pubblicato su Scientific Reports, ha finalmente illuminato l’autismo nelle donne.
Ha dimostrato che sia uomini che donne sono altrettanto inclini ai disturbi dello spettro autistico (ASD).
Questa scoperta sfida gli stereotipi consolidati e sottolinea l’urgente necessità di un approccio più inclusivo e rappresentativo nella ricerca sull’autismo femminile.
La Sottostima dell’Autismo Femminile: Un Circolo Vizioso nella Diagnosi e nella Ricerca
La diagnosi degli Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) è stata a lungo influenzata da un’errata percezione che li rende prevalentemente maschili.
I criteri diagnostici, orientati verso il sesso maschile, hanno contribuito a sottovalutare notevolmente la presenza dell’autismo femminile.
Questo circolo vizioso persiste: i criteri diagnostici si concentrano principalmente sui maschi, risultando in una diagnosi più frequente nei ragazzi rispetto alle ragazze.
Questo squilibrio impatta direttamente sulla ricerca scientifica, che tende ad enfatizzare gli uomini, confermando e perpetuando così una visione distorta e parziale dell’autismo femminile.
Deterioramento Sinaptico negli ASD: Studio sui Topi con Mutazioni Specifiche
L’indagine si è concentrata sul deterioramento sinaptico, un indicatore chiave degli Disturbi dello Spettro Autistico (ASD), utilizzando topi con mutazioni specifiche associate a questa condizione.
I risultati hanno rivelato che i topi maschi e femmine con tali mutazioni mostrano alterazioni sinaptiche e livelli ridotti di proteine di segnalazione, evidenziando una deviazione nello sviluppo cerebrale rispetto ai topi senza mutazioni.
Questo sottolinea l’importanza di considerare entrambi i sessi nei prossimi studi sull’autismo femminile.
Promuovere una Ricerca più Inclusiva sull’Autismo Femminile
Haitham Amal, neuroscienziato e co-autore dello studio, sostiene che la ricerca sull’autismo deve superare la tradizionale focalizzazione sui maschi e coinvolgere attivamente le donne negli studi sulla condizione.
La varietà di sintomi autistici nelle donne, unita alla loro capacità di mascherare tali sintomi, richiede una revisione critica dei criteri diagnostici e una partecipazione più ampia di entrambi i sessi nelle future indagini sull’autismo femminile.
Sconfiggere i pregiudizi di genere nella ricerca sull’autismo non solo migliorerà la diagnosi e il trattamento delle donne colpite, ma contribuirà anche a illuminare la complessità di questa condizione neurologica, assicurando un futuro di ricerca più inclusivo e informato.
Altravoce e l’Autismo
L’autismo infantile può rappresentare sfide considerevoli, ma Altravoce ha intrapreso, nel corso degli anni, percorsi riabilitativi e terapeutici attraverso la metodologia Esagramma.
Le attività musicali, svolte in modo pratico, individuale e di gruppo, si concentrano sulle emozioni e sulle modalità di interazione con i bambini autistici, al fine di aiutarli a “trovare la propria voce”.
In particolare, il triennio di Musica Inclusiva Orchestrale costituisce il primo passo per coloro che si avvicinano al mondo della Musicoterapia Orchestrale.
