Agenda 2030 e disabilità
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite è un programma d’azione globale volto a promuovere uno sviluppo sostenibile che non lasci indietro nessuno. Approvata nel 2015, include 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) che coprono una vasta gamma di temi, tra cui la povertà, la salute, l’istruzione e l’uguaglianza di genere. Una novità significativa di questa agenda è l’esplicita inclusione delle persone con disabilità, una categoria spesso trascurata negli sforzi globali di sviluppo.
Inclusione delle Persone con Disabilità negli SDG
Le persone con disabilità, che rappresentano il 16% della popolazione mondiale, affrontano sfide significative per realizzare gli SDG. L’Onu ha sottolineato che queste persone sono particolarmente vulnerabili alla povertà, alla discriminazione e alla mancanza di accesso a servizi essenziali come l’istruzione e la sanità. Ad esempio, solo il 54% delle persone con disabilità è alfabetizzato, contro il 77% delle persone senza disabilità, e molti non possono frequentare le scuole comuni a causa di barriere fisiche e sociali.
Inoltre, le persone con disabilità hanno meno accesso a cure sanitarie adeguate. Le statistiche mostrano che in Italia, il 94% di queste persone non riesce a ottenere assistenza medica a causa di costi eccessivi, distanze troppo grandi o lunghi tempi di attesa. Anche il tasso di occupazione tra le persone con disabilità è significativamente inferiore rispetto alla popolazione generale, con un divario evidente in molti paesi.
Sfide e Soluzioni per una Maggiore Inclusione
L’accesso ai servizi di base come l’acqua pulita e l’energia elettrica è limitato per molte persone con disabilità, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, gli spazi pubblici e i trasporti spesso non sono accessibili, impedendo una piena partecipazione alla vita sociale. La mancanza di infrastrutture adeguate si estende anche ai servizi igienico-sanitari, che rimangono inaccessibili per il 31% delle persone in sedia a rotelle.
La strategia delineata dall’Agenda 2030 punta a creare società più inclusive, attraverso politiche mirate e investimenti in infrastrutture accessibili. Questa inclusione è essenziale non solo per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, ma anche per beneficiare del loro contributo alla società.
Disabilità e Disastri Naturali
Le persone con disabilità sono particolarmente vulnerabili durante i disastri naturali. Il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastro 2015-2030 ha evidenziato l’importanza di includere le esigenze di queste persone nei piani di emergenza. Tuttavia, un’indagine del 2023 ha rivelato che l’84% delle persone con disabilità non ha un piano personale di preparazione ai disastri, e molti non hanno accesso alle informazioni necessarie per proteggersi. Questa mancanza di preparazione è particolarmente preoccupante dato che, in caso di emergenza, molte persone con disabilità avrebbero difficoltà a evacuare.
La Nuova Strategia Europea sui Diritti delle Persone con Disabilità
In linea con l’Agenda 2030, l’Unione Europea ha adottato la Strategia sui Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030. Questa strategia mira a eliminare le barriere fisiche e sociali, garantendo parità di accesso ai diritti umani, all’istruzione, al lavoro e alla partecipazione sociale. La strategia riconosce anche le sfide specifiche affrontate da gruppi vulnerabili all’interno della comunità disabile, come donne, bambini e rifugiati.
L’Agenda 2030 rappresenta un passo significativo verso un mondo più equo e inclusivo. Tuttavia, affinché le persone con disabilità possano beneficiare pienamente degli SDG, è essenziale un impegno continuo da parte dei governi, delle istituzioni e della società civile per eliminare le barriere e promuovere l’inclusione in tutti gli ambiti della vita. Solo così sarà possibile raggiungere una vera uguaglianza e garantire che nessuno venga lasciato indietro.
Giulia Gaioni
Volontaria Altravoce