Il braille: storia e funzionamento del codice di lettura per ciechi e ipovedenti
Il Braille è un sistema di lettura e scrittura tattile progettato per ciechi e ipovedenti.
Inventato da Louis Braille nel XIX secolo, questo sistema utilizza sei punti in rilievo disposti in una matrice 3×2 per rappresentare lettere, numeri e simboli.
La storia di Louis Braille
Louis Braille perse la vista in giovane età a causa di un incidente. Nonostante questa disabilità, divenne un brillante studente e un talentuoso organista.
Il suo lavoro iniziò quando aveva 15 anni, ispirato da un sistema di comunicazione notturna militare.
Questo sistema permetteva ai soldati di leggere e scrivere messaggi al buio.
Come funziona?
Non è una lingua, ma un metodo di scrittura universale.
Ogni simbolo è costituito da combinazioni di sei punti, rappresentando vari elementi come l’alfabeto, la punteggiatura e i simboli matematici e musicali. La disposizione dei punti è pensata per essere percepita tramite il tatto, rendendolo accessibile a chi ha disabilità visive.
Diffusione e applicazioni
Inizialmente, affrontò molte difficoltà nella sua adozione, ma col tempo si è affermato come uno strumento cruciale per l’inclusione.
Oggi, è utilizzato per scrivere libri, spartiti musicali e testi di vario genere, permettendo alle persone con disabilità visiva di accedere all’informazione e alla cultura.
Braille contratto
Esistono varianti, come il “Braille contratto”, che compattano l’informazione usando simboli per rappresentare intere parole o gruppi di lettere.
Questo sistema è particolarmente utilizzato in paesi anglosassoni e francofoni.
Giornata di celebrazione
Il 4 gennaio si celebra il World Braille Day, onorando l’eredità di Louis Braille. In Italia, la Giornata Nazionale, istituita nel 2007, promuove la consapevolezza e l’inclusione delle persone con disabilità visiva.
Conclusione
Questo sistema ha trasformato la vita di milioni di persone cieche e ipovedenti, garantendo loro l’accesso alla lettura, alla scrittura e alla conoscenza.
La sua diffusione continua a promuovere un mondo più inclusivo e accessibile.
Giulia Gaioni
Volontaria Altravoce