Moda Adattiva: La Nuova Frontiera dell’Inclusione e del Comfort
La moda è da sempre un potente mezzo di espressione personale, ma per lungo tempo ha escluso le persone con disabilità,.
Negli ultimi anni, però, l’industria della moda ha cominciato a riconoscere questa mancanza e si sta muovendo verso un futuro più inclusivo, grazie all’introduzione di abbigliamento adattivo e alla crescente visibilità di modelli e modelle con disabilità.
Cos’è l’abbigliamento adattivo?
L’abbigliamento adattivo è progettato per essere facile da indossare da persone con disabilità fisiche, problemi di mobilità o condizioni croniche. Gli elementi chiave includono chiusure magnetiche, cerniere semplici, tessuti elastici e regolabili, oltre a soluzioni specifiche per chi usa protesi o sedie a rotelle.
Marchi come Tommy Hilfiger Adaptive e Nike FlyEase hanno creato linee pensate per rendere la moda più accessibile, con capi che permettono maggiore autonomia e comfort.
Ad esempio, pantaloni con cerniere laterali o camicie con bottoni magnetici rendono più semplice il processo di vestizione per chi ha difficoltà motorie. Questi dettagli fanno la differenza nella vita quotidiana, migliorando l’autosufficienza.
I Grandi Marchi e l’Impegno per la Moda Inclusiva
Molti grandi marchi come Zalando, Primark e Victoria’s Secret stanno iniziando a produrre abbigliamento adattivo, dimostrando che la moda può essere inclusiva.
Tommy Hilfiger è stato uno dei primi, lanciando la sua linea Tommy Adaptive nel 2016.
Anche Primark ha presentato una collezione di lingerie adattiva nel 2024, che unisce comfort e accessibilità a prezzi contenuti.
Zalando ha lanciato una collezione che include abiti pensati per chi ha diverse disabilità, dai problemi di mobilità alle sensibilità sensoriali. Questo rappresenta un passo avanti per una moda che accoglie tutti senza esclusioni.
La Crescente Visibilità di Modelli e Modelle con Disabilità
La visibilità delle persone con disabilità nel mondo della moda è in aumento, grazie a figure come Ellie Goldstein, modella con sindrome di Down che ha posato per Gucci, e Aaron Rose Philip, modella disabile transgender che ha sfilato per Moschino.
La loro presenza sulle passerelle e nelle campagne pubblicitarie rappresenta una svolta per l’inclusione e cambia il modo in cui la società percepisce la disabilità.
Modelli come Jillian Mercado e Mama Cax hanno mostrato che la bellezza esiste in tutte le forme, portando il tema della disabilità al centro della discussione sulla moda.
Agenzie come Zebedee Management e iniziative come Ruway of Dreams lavorano per ampliare le opportunità per modelli disabili, collaborando con grandi brand per promuovere l’inclusione a livello globale.
Tuttavia, nonostante questi progressi, la rappresentazione rimane limitata e molte sfilate non sono completamente accessibili ai modelli con disabilità. La sfida resta quella di far sì che il cambiamento sia davvero profondo e sistemico, e non solo una tendenza del momento
La Moda Adattiva come Business e Sfida Sociale
Nonostante i progressi, la moda fatica ancora a considerare le persone con disabilità come un mercato significativo.
Creare abbigliamento adatto a tutti i corpi comporta costi di produzione più elevati e richiede una mentalità più aperta nel settore.
Eppure, secondo i dati, le persone con disabilità sarebbero pronte a spendere miliardi in abbigliamento se solo avessero accesso a capi comodi e alla moda.
Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, il concetto di adaptive fashion è in rapida espansione, con brand come Marks & Spencer e Target che hanno introdotto linee inclusive pensate per tutti.
Questi esempi mostrano che, oltre a una questione di equità sociale, la moda adattiva rappresenta un grande potenziale di mercato ancora da esplorare.
La Moda Come Strumento di Inclusione
La moda adattiva non è solo una questione di funzionalità, ma anche di identità.
Ogni persona, indipendentemente dalle proprie abilità fisiche, ha il diritto di sentirsi rappresentata e di esprimere la propria personalità attraverso ciò che indossa.
La vera sfida per il futuro sarà quella di rendere l’abbigliamento adattivo non solo più accessibile, ma anche esteticamente bello e alla moda, eliminando barriere sociali e fisiche.
Con l’impegno di brand come Tommy Hilfiger, Zalando e Primark, siamo di fronte a un cambiamento importante che potrebbe trasformare radicalmente l’industria della moda, rendendola finalmente inclusiva per tutti.
Giulia Gaioni
Volontaria Altravoce