Metodo Maris: Il “Braille della Pittura” che Rende l’Arte Accessibile a Tutti
L’artista giapponese Liku Maria Takhashi ha inventato un metodo innovativo che permette anche alle persone con disabilità visiva di “vedere” l’arte.
Con il Metodo Maris, creato nel 2009, l’artista usa sabbia di diversi spessori e fragranze particolari, dando vita a un modo speciale di percepire l’arte tramite il tatto e l’olfatto.
Questo metodo è stato definito il “Braille della pittura” ed è diventato famoso in tutto il mondo.
La Nascita del Metodo Maris
Dopo aver studiato scultura alla Tokyo Zokei University e lavorato nel campo fino al 2008, Liku Maria Takahashi ha sentito il bisogno di fare qualcosa di diverso. Con il Metodo Maris, ha sviluppato una forma d’arte multisensoriale che permette a chiunque, indipendentemente dall’abilità visiva, di esplorare e apprezzare la pittura. Utilizzando sabbie di dieci diversi gradi di spessore, che rappresentano altrettante tonalità di colore, e essenze olfattive associate a ciascun livello di luminosità, il Metodo Maris consente di percepire i colori e le sfumature attraverso i sensi del tatto e dell’olfatto
Come Funziona il Metodo Maris
Il Metodo Maris è una tecnica di pittura multisensoriale, ideata per coinvolgere tutti, anche chi non può vedere. Liku Maria Takahashi usa sabbia di dieci granulometrie (differenti gradi di spessore) che rappresentano diversi colori.
A ogni colore è associata una fragranza specifica, con intensità diverse per rappresentare le sfumature.
In pratica, una persona può sentire la forma e i contorni dell’opera d’arte con le mani e riconoscere le tonalità attraverso l’odore.
Più grande è la granulosità della sabbia, più scura è la tonalità del colore associato.
In questo modo, anche chi non può vedere può percepire i dettagli di una pittura.
La Maris World Standard Table: La “Mappa” dei Colori
Per aiutare le persone a “leggere” i suoi dipinti, Takahashi ha creato la Maris World Standard Table.
Questa “tavola” associa ogni spessore di sabbia a un colore e a una fragranza specifica.
Chiunque, imparando le regole della Maris World Standard Table, può capire le opere e persino creare arte con il Metodo Maris.
Progetti e Laboratori in Tutto il Mondo
Nel 2010, Takahashi ha lanciato il Maris Art Project, portando il suo metodo in vari musei e scuole, anche a New York e Boston. Nel 2012 ha ideato il Maris National Flag Project, un progetto che ha coinvolto persone di tutto il mondo a dipingere le bandiere di diversi Paesi con il Metodo Maris, esprimendo un augurio di felicità e pace per ogni nazione. Questo progetto ha incluso anche la bandiera dei rifugiati olimpici, rendendo il Metodo Maris simbolo di inclusione e solidarietà globale.
…in Italia
Recentemente, il Metodo Maris è stato esposto in Italia, al Museo del Tessile di Chieri (Torino), con la mostra “Il Metodo Maris: Sinestesie d’Arte per Abilità Differenti.” Qui, oltre a vedere le opere e la Maris World Standard Table, i visitatori hanno potuto partecipare a laboratori artistici. Questi laboratori, rivolti a persone con disabilità visiva, hanno permesso di creare un motivo artistico storico usando il Metodo Maris, dando ai partecipanti un’esperienza unica di connessione con l’arte.
Un’Arte Senza Barriere
Il Metodo Maris rappresenta un passo avanti nella democratizzazione dell’arte, trasformando la pittura in un’esperienza che può essere vissuta da chiunque. Con questa tecnica, Takahashi ha creato una nuova dimensione sensoriale dell’arte, dando alle persone con disabilità visiva la possibilità di percepire forme, contorni, sfumature e tonalità. In questo modo, il Metodo Maris non è solo un mezzo per “vedere” l’arte, ma anche uno strumento per connettere le persone in un mondo che valorizza la diversità sensoriale e culturale.
Giulia Gaioni
Volontaria Altravoce