Raffaella Carrà: se ne è andato un pezzo di storia
Come Ezio Bosso, anche Raffaella Carrà non ha certo bisogno di presentazioni. Con lei se ne va un pezzo di storia. Con il suo entusiasmo ha riempito tanti pomeriggi e serate nelle case degli italiani, con quella sua personalità così straripante energia. L’artista si è spenta alle 16.20 di oggi, 5 luglio 2021, dopo una malattia di cui non si sapeva nulla.
La Carrà ha avuto un successo lungo e internazionale del tutto meritato. Con forza inarrestabile è stato un personaggio rivoluzionario a livello mondiale, in un’epoca nella quale l’essere rivoluzionari era anche ammettere quanto fosse bello “far l’amore da Trieste in giù”.
Il suo impegno nel sociale
Dotata di una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, aveva deciso di non far sapere nulla – della propria sofferenza – al proprio pubblico. Raffaella Carrà è stata una donna fuori dal comune. Con la sua spiazzante semplicità, aveva fatto l’ultima carrambata con Amore – uno spettacolo fatto col cuore, il programma televisivo con cui ha permesso l’adozione a distanza di oltre 150.000 bambini. «Non sono una seguace di Madre Teresa di Calcutta. Ma credo fortemente in questo programma» diceva su RaiUno durante la messa in onda dei vari spot.
Dato che non poteva avere bambini, aveva deciso di adottarne alcuni a distanza lei stessa, in America Latina. «E’ di ieri la mia settima, Micaela: l’ avevo vista in un filmato trascinare una carriola piena di pietre, eppure sempre sorridente» – aveva detto ai microfoni. «Non vorrei anticipare troppo di Amore. E’ un invito a fare del bene, ma non solo. Ci vogliono 25 euro al mese per una adozione, ma non basta tirare fuori i soldi: si crea subito un rapporto, si viene responsabilizzati, si può verificare la crescita del bambino prescelto».
L’artista secondo Raffaella Carrà
Decidiamo di salutarla così, la regina delle carrambate, ricordando le sue parole in merito alla figura dell’artista.
“Un artista generalmente non può essere cattivo. Casomai caparbio, testardo, deve credere in se stesso, ma con autoironia. Può provare invidia per chi ce la fa, ma in cuor suo sa che chi ha successo a lungo se lo merita.”
Ciao Raffaella.