Pianista Da Più Di Un Secolo: Colette Maze

Che la Musica abbia numerosi benefici è ormai da tempo cosa nota. Non solo è abitudine pensarlo, quasi come fosse scontato, ma numerosi studi scientifici lo dimostrano. Parleremo di questi attraverso una storia di vita che ha dell’incredibile. Quella di Colette Maze, 107 anni, pianista. E che pianista! Un secolo intero dedicato al suo strumento.

Colette Maze: La Sua Storia

Ha 107 anni la pianista Colette Maze, e quando suona il pianoforte riesce sempre ad emozionare.

Classe 1914, nata da una famiglia dell’alta borghesia parigina, inizia a suonare il pianoforte all’età di 5 anni, poco dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Come ella racconta, sentiva ragazzi esercitarsi al pianoforte negli appartamenti superiori al suo e ne rimase profondamente e positivamente colpita. Tanto da provare autonomamente sul pianoforte presente nel suo, di appartamento. Subito i genitori si accorsero della sua grande passione. Ma il pianoforte non fu solo un hobby, bensì qualcosa di più profondo. Non esita a raccontare della severità della madre e della famiglia e di come suonare il pianoforte fosse diventato un rifugio, un posto dove essere sé stessa.

Mi hanno insegnato come si sta a tavola, ma i miei valori erano altri.

Del resto non era facile per una ragazza all’inizio del ventesimo secolo: il pianoforte doveva essere un passatempo, non una carriera.

A 15 anni riuscì ad entrare all’ “École Normale de Musique” di Parigi: dopo un provino le è stato concesso un posto con il suo direttore, Alfred Cortot. Cortot fu pianista, direttore d’orchestra e insegnante a Parigi. E uno degli interpreti più famosi del suo tempo di Chopin, Schumann, Liszt, Saint-Saëns e Franck. Colette risulta, per di più, l’ultima depositaria del metodo Cortot, incentrato sul rilassamento delle braccia e delle mani. Un metodo che, secondo alcuni esperti, favorirebbe la creatività.

Non E’ Mai Troppo Tardi!

Colette diventa insegnante di pianoforte nel 1939, professione che mantiene per tutta la vita. Interrotta solamente durante la Seconda Guerra Mondiale, quando si trovò a fare l’infermiera in un ospedale per i soldati feriti al fronte.

Dopo tanti anni di insegnamento, la sorpresa. Ha infatti iniziato a registrare dischi nel 1998, all’età di 84 anni. La sua prima uscita è stata nel 2001. Pubblica i suoi successivi albu all’età di 103, 104, 105 e 106 anni. L’album del 2020 (5°) raccoglie le opere dei compositori francesi Erik Satie e Debussy e, nell’aprile 2021 (6°), è uscito un lavoro composto da tre dischi su Debussy.

“Ho sempre preferito i compositori che mi davano tenerezza, come Schumann e Debussy. La musica è un linguaggio affettivo, un linguaggio poetico. Nella musica c’è tutto: natura, emozione, amore, rivolta, sogni; è come un cibo spirituale“

Colette Maze

Il figlio Fabrice Maze, regista, classe 1949, non perde l’occasione per sottolineare quanto sua madre sia di ispirazione per gli altri. Sostiene che “il suo buon umore, la sua gioia, il suo amore per la vita portano alle persone un sorriso in tempi angoscianti come quello che stiamo vivendo“. E forse, se ci fermiamo a pensare, sono proprio queste le cose di cui abbiamo bisogno. E la stessa Colette sostiene che «Suonare aiuta lo spirito». Ma non solo: ne declama i benefici anche per il corpo mediante una similitudine molto esplicativa: «Come una ballerina, se non fa la sbarra tutti i giorni, la sera a teatro non danzerà. Per noi musicisti è lo stesso: devi misurarti con le difficoltà e superarle per riuscire veramente».

Una lezione di vita incredibile: i tempi, le difficoltà, i pregiudizi, tutto si può superare. Con tenacia e forza di volontà, i propri sogni possono davvero diventare realtà e accompagnarci per tutta la vita. O, per tornare alle parole della Maze: “Non ci sono segreti, è la gioia di vivere. Se apprezzi ciò che è bello intorno a te, troverai un senso di meraviglia in esso. “