Manteniamo Solide Relazioni – Altravoce e Regione Lombardia
La pandemia ha influito su tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Dal lavoro alle abituini, fino alle relazioni. I suoi effetti sono stati particolarmente duri soprattutto sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie. Tutto d’un tratto molti servizi non hanno potuto essere erogati per questioni di sicurezza sanitaria. Un cambio così radicale di abitudini e di routine per un lungo periodo di tempo deve essere rielaborato, compreso, accettato. Per tornare alla normalità, insomma, è necessario lavorare anche su sé stessi. Proprio per questo la Regione Lombardia si è messa in gioco, proponendo un progetto: MI SOL RE – Manteniamo Solide Relazioni. E noi abbiamo aderito, in quanto associazione che lavora a contatto con persone con disabilità supportandone il percorso riabilitativo. Scopriamo di cosa si tratta.
Le Premesse Al Progetto Condiviso
AltraVoce ha effettuato rilevazioni mediantecolloqui con le famiglie. Ne è risultato che più del 60% di esse richiedono un supporto psicologico sia per i propri figli che per sé stessi. Ad una situazione già difficile per svariati motivi, si sono aggiunti stravolgimenti rilevanti che hanno appesantito la vita quotidiana.
Se l’aspetto della socialità era difficile nel pre-pandemia, la situazione pandemica ha fatto emergere le fragilità che prima erano tenute sotto controllo. L’isolamento non ha migliorato la situazione. Tornare a relazionarsi, ritrovare un equilibrio interno e nella gestione della propria quotidianità è davvero faticoso. Anche l’incertezza sul futuro ha condizionato il senso di sicurezza interna. I genitori di figli con disabilità hanno dovuto pensare alla pianificazione del proprio futuro e di quello dei propri figli. La paura del “dopo-di-noi” si è fatta più forte.
L’Importanza del Progetto “Manteniamo Solide Relazioni”
La pandemia, a livello psicologico, rappresenta un vissuto traumatico. In questa attuale fase post emergenza sanitaria è indispensabile elaborare il tutto. In caaso contrario si rischia di invalidare il lavoro riabilitativo svolto fino ad oggi. I sintomi causati da questo vissuto variano da disturbi d’ansia a disturbo da stress post- traumatico fino a disturbi dell’umore.
La base di dati psicopedagogici raccolti hanno consentito di impostare un “intervento efficace nel breve periodo”. Una svolta, dato che più della metà dei genitori comunicano una profonda delusione verso altre realtà sociali. E’ evidente il forte bisogno di essere prese in carico nella più ampia globalità. Il che significa che c’è la necessità di un supporto non solo per il proprio “figlio”, ma come “famiglia”.
Le proposte?
- Percorsi di Psicologia di Gruppo e Individuali per ragazzi con disabilità e genitori
- Gita per godere di socialità nel tempo libero
Il Progetto Presso AltraVoce: Con Noi Si Può!
I genitori riconoscono in Altravoce un luogo accogliente. Un luogo in grado di rispondere ai propri bisogni. Molti genitori riferiscono che a causa della grave disabilità, il proprio figlio è “scartato” dalle istituzioni. La conseguenza? Interventi di supporto sporadici e per nulla complessivi. Di modo che, nel tempo, anche il genitore si sente abbandonato a sé stesso. Ad AltraVoce puntiamo invece sulla valorizzazione, sulla fiducia data da azioni concrete e rapide. Solo così abbiamo ottenuto grandi risultati. Mantenendo contatti, comunicando, agendo. Insomma: manteniamo solide relazioni!
L’intervento da promuovere va ad essere un ponte che consente ai genitori stessi di tornare a rivolgersi ai servizi del territorio con un quadro clinico e sociale più chiaro. Cosa che permetterà di aumentare l’efficacia degli interventi successivi.
Proponiamo un “universo di servizi”. Ovvero l’unione del servizio di base (di Musico Terapia Orchestrale), con la fruizione di percorsi clinici erogati da Altravoce stessa. Unire percorsi clinici, educativi e riabilitativi può dar vita a un impatto concreto con risultati visibili nel breve periodo. Bisogna riprendere senza procrastinare ulteriormente! Un beneficio sia per i beneficiari diretti (figli con disabilità e genitori) sia per gli operatori impegnati, che possono progredire nell’articolazione strumentale su base metodologica e scientifica, non solo per “ampliare il servizio” ma per permettere una crescita del singolo beneficiario finale.
Il progetto MI-SOL-RE# Manteniamo Solide Relazioni è stato approvato e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso Regione Lombardia.