Mondo Abilità

Il Blog di Altravoce Onlus

Adozione e Affidamento di Minori con Disabilità

In Italia, l’affido familiare è una delle soluzioni più comuni per accogliere minori in difficoltà.
Quando si parla di bambini con disabilità, però, la situazione è più complicata.
Le famiglie che decidono di accogliere questi bambini affrontano sfide quotidiane per cui spesso non sono preparate.
Inoltre, il supporto istituzionale non è sempre sufficiente, rendendo l’affido di minori con disabilità una questione delicata e difficile.

La Storia di Luca Trapanese: Un Esempio di Inclusione

Un esempio positivo di adozione di un bambino con disabilità è la storia di Luca Trapanese.
Nel 2017, Luca, un uomo single e omosessuale, ha deciso di adottare Alba, una bambina con sindrome di Down che era stata rifiutata da molte coppie.
La sua scelta rappresenta un segnale di cambiamento nella società italiana, che sta cominciando a superare i pregiudizi legati alla disabilità e alla struttura familiare non tradizionale.

Le Barriere per le Famiglie Non Tradizionali

Il caso di Luca evidenzia anche un altro problema: la difficoltà per le famiglie non tradizionali, come quelle monoparentali o omosessuali, di accedere al sistema di affido e adozione.
In Italia, queste famiglie sono spesso escluse dalle opportunità di accoglienza dei minori, e molti bambini con disabilità restano in strutture residenziali, senza trovare una famiglia adottiva.
Nonostante la legge consenta l’adozione e l’affido da parte di singoli e famiglie non convenzionali, la realtà è ben diversa.

Le Difficoltà per le Famiglie nell’Accogliere Bambini con Disabilità

Le famiglie che decidono di accogliere un bambino con disabilità devono affrontare diverse difficoltà pratiche.
In molti casi, non sono preparate ad affrontare le esigenze speciali del bambino.
La mancanza di supporto psicologico e formativo rende l’esperienza di affido difficile e, il supporto economico e l’assistenza da parte delle istituzioni non sono sempre sufficienti.
Questo può portare alcune famiglie a sentirsi sopraffatte, e in alcuni casi a “restituire” il bambino.

La Necessità di una Rete di Supporto

Una soluzione possibile potrebbe essere la creazione di una rete di supporto nazionale per le famiglie affidatarie di bambini con disabilità.
Un database centralizzato che raccolga le famiglie disposte ad accogliere bambini disabili e che offra formazione adeguata potrebbe facilitare l’incontro tra famiglie e minori,
Al momento, però, questa rete non esiste, e le famiglie sono disperse tra le diverse regioni e istituzioni.

L’Importanza delle Associazioni: Il Caso di M’aMa

Associazioni come M’aMa – Dalla Parte dei Bambini stanno cercando di fare la differenza.
Questa organizzazione si occupa di mettere in contatto famiglie disposte ad accogliere bambini con disabilità e di collaborare con tribunali e servizi sociali per trovare il miglior abbinamento.
Nonostante i numerosi ostacoli, M’aMa è riuscita a far incontrare centinaia di bambini con famiglie disposte a prendersene cura.

Le Sfide Psicologiche ed Emotive per le Famiglie

Accogliere un bambino con disabilità comporta sfide che vanno oltre le difficoltà pratiche.
Le famiglie devono affrontare un impegno emotivo e psicologico che può essere molto intenso.
La gestione delle visite mediche, delle terapie e delle difficoltà quotidiane può mettere a dura prova la stabilità familiare, allo stesso tempo, però, l’esperienza può arricchire la famiglia, insegnando empatia, resilienza e la capacità di apprezzare ogni piccolo progresso del bambino.

Dal film “Nata Per Te”, basato sulla stria di Luca Trapanese e Alba

Un Percorso di Crescita per l’Intera Famiglia

Accogliere un bambino con disabilità non è solo un atto di altruismo, ma un’opportunità di crescita per tutta la famiglia.
Le famiglie che adottano un bambino con disabilità imparano a gestire la complessità del proprio ruolo e a sviluppare una sensibilità unica, questo vale anche per le famiglie che hanno già un figlio disabile e decidono di adottare un altro bambino.
L’esperienza può rafforzare i legami familiari e insegnare l’importanza dell’inclusività.

Il Supporto Continuo alle Famiglie

Le famiglie che accolgono bambini con disabilità hanno bisogno di supporto continuo, che non si limiti solo alla fase iniziale dell’affido o dell’adozione, questo supporto deve proseguire nel tempo, anche quando il bambino cresce.
Le politiche pubbliche devono garantire alle famiglie gli strumenti necessari per sostenere l’impegno a lungo termine, è essenziale che le istituzioni forniscano risorse economiche e formative adeguate, in modo che le famiglie possano affrontare le difficoltà quotidiane.

Superare le Barriere della Disabilità

Per migliorare il sistema di affido e adozione di bambini con disabilità, è necessario un cambiamento culturale.
La disabilità non deve più essere vista come un ostacolo insormontabile, ma come una condizione che arricchisce la vita di chi accoglie questi bambini. Ogni bambino, anche con bisogni speciali, ha il diritto di crescere in una famiglia che lo ama e lo supporta.

Un’Opportunità per la Società

Affidare e adottare bambini con disabilità non è solo una responsabilità, ma una vera opportunità di crescita per la società.
Perché ciò accada, però, è necessario un cambiamento profondo a livello culturale, legale e istituzionale.
Le famiglie, le istituzioni e le associazioni devono collaborare per garantire che ogni bambino, indipendentemente dalla sua condizione, possa crescere in una famiglia che lo accoglie con amore e supporto, solo così sarà possibile costruire una società più inclusiva e consapevole.

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