Le 7 cose che puoi imparare come volontaria
Come già abbiamo scoperto con Luca Dalla Palma in questo fantastico articolo, la diversità è fonte di crescita se sappiamo integrarla e includerla. Nel mondo attuale, dove sempre più si cerca di uniformarsi ed etichettarsi in qualcosa, la diversità non è considerata una ricchezza bensì viene associata all’inferiorità, all’inadeguatezza.
Colui che viene individuato come “diverso” deve sopportare l’impreparazione “umana” e tecnica della gente, fino ad arrivare a derisione e maltrattamenti.
Ma porre barriere, rifiutare di entrare in contatto ed essere indifferenti verso qualcuno provoca solamente chiusura e paura dell’altro, colui che invece sicuramente potrebbe essere per noi fonte di ricchezza.
Mi chiedo: cosa bisogna considerare per migliorare?
Che elementi positivi comporta l’essere diversi? Ecco cosa ho imparato come volontaria ad Altravoce, lavorando fianco a fianco con bambini e ragazzi con disabilità fisica e mentale nel Triennio di Musica Inclusiva Orchestrale.
1• CI FA VIVERE IN MODO EMPATICO: Se proviamo a guardare le persone adeguando la nostra prospettiva al loro punto di vista, riusciremo a relazionarci anche con coloro che non rispettano i canoni ideali della società dell’apparire. Questa capacità ci rende più capaci, più empatici, più ricchi dentro.
2• LA FORZA E’ LA DIFFERENZA: La forza non è mai data dall’uguaglianza, ma da ciò per cui si differisce. La nostra più grande risorsa è la diversità altrui: se tutti fossimo uguali nell’aspetto e nei pensieri i nostri talenti specifici non verrebbero a galla.
3• ESALTARE LE ABILITA’ APRE LE PORTE: Ogni persona possiede abilità e difetti. Quando ci relazioniamo con gli altri bisognerebbe esaltarne i pregi: anche quando non riteniamo l’altro fonte di ricchezza, sicuramente ha vissuto esperienze che noi non abbiamo e che possono quindi esserci utili. La persona con disabilità non deve sentirsi soffocata ma accettata, libera di dimostrare il suo valore a sé stessa e agli altri.
4• CONDIVIDERE SALVA L’ESISTENZA: La disabilità crea spesso ostacoli nella vita quotidiana e per questo purtroppo l’emarginazione è all’ordine del giorno. È solamente con l’esperienza di condivisione che si può giungere ad un inserimento adatto nella società che valorizzi invece di disprezzare. È l’accettazione incondizionata che fa nascere la riflessione e il confronto.
5• DIVENIRE CONSAPEVOLI DELLE DIFFERENZE: Ammettere che esistano differenze di età, sesso, status non significa discriminare. Ciò che bisogna combattere non sono le diversità anzi conoscere la diversità aiuta a combattere i pregiudizi.
6• DIVERSO NON SIGNIFICA SBAGLIATO: Chiunque può essere membro socialmente attivo se solo gli si desse la possibilità. Per aiutare ad abbattere il pregiudizio bisogna lasciar da parte il pietismo inutile e la negligenza, che nasconde ed umilia, per far posto all’attenzione e alla volontà di mettersi in gioco: diverso (o fragile) non significa sbagliato!
7• IMPARI AD AVERE UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO: Per affrontare la diversità serve un atteggiamento positivo di accoglienza per la novità e di comprensione per le potenzialità che la diversità offre oltre il limite non voluto.
La necessità di modificare le proprie modalità relazionali e comunicative apre ad un nuovo mondo (come quello dell’Orchestra Sinfonica Altravoce): non ci si avvicina per senso di dovere ma per vivere emozioni insieme. Questo porta al riconoscimento dell’altro come persona, e “diverso” assume un valore positivo, non più negativo. La diversità è fondamento della vita, della natura, delle scienze, delle arti. Dobbiamo porci l’obiettivo di diffondere l’idea che la diversità è condizione normale, è risorsa per tutti.
Giada Franzoni