Intervista a Sara, percussionista con disabilità dell’Orchestra Sinfonica Altravoce
All’edizione del 2019 di Diversità in Sinfonia V, l’Orchestra Sinfonica Altravoce, composta da ragazzi e adulti con e senza disabilità mentale, ha suonato davanti a più di 700 persone.
Diversità in Sinfonia è un progetto educativo e festival musicale che celebra la scoperta delle abilità delle persone con disabilità mentale, protagoniste su un palco a fianco di musicisti professionisti di varie realtà culturali e musicali del territorio che per l’occasione si uniscono in grande ensemble con l’Orchestra Sinfonica Altravoce. Per l’edizione 2019 è stato sostenuto parallelamente da Fondazione della Comunità Bresciana e con i fondi Otto per Mille della Chiesa Metodista Valdese per l’acquisto di alcuni degli strumenti sinfonici in dotazione ai musicisti con disabilità.
Il tema trattato nella scorsa edizione, come sappiamo, è stato “Che Cosa c’è Dietro a un Sogno?” – ovvero raccontare in modo molto concreto sia al pubblico già sensibile nei confronti di chi ha una disabilità, sia alla cittadinanza lontana da tale dimensione, chi e che cosa c’è dietro al sogno – ai sogni – di un ragazzo o adulto con disabilità mentale.
L’intervento vuole essere un progetto di vera inclusione che permetta a musicisti con disabilità mentale di impegnarsi con musicisti senza disabilità dopo aver lavorato per mesi insieme allo studio di precise letterature sinfoniche orchestrali.
Sara Brembilla, la musicista delle grandi percussioni
Per l’occasione abbiamo dunque intervistato Sara, la musicista delle Grandi Percussioni dell’Orchestra Sinfonica Altravoce.
Fabio Dalceri: Ciao Sara, e grazie per la disponibilità a questa intervista. Facciamo conoscere al nostro pubblico cosa fai e cosa suoni all’interno dell’Orchestra Sinfonica Altravoce.
Sara Brembilla: <<Suono le campane sinfoniche e la grancassa>>.
La grancassa forse quasi tutti se la immaginano…
<<Si è un grande tamburo, come quello delle bande. E’ una specie di timpano ma più grosso. Ha un suono forte e rimbombante. La suono praticamente in tutte le musiche dell’Orchestra. La mia preferita a questo strumento è la parte della marcia di Beethoven, nella “Sinfonia n.9”>>.
Ma le campane sinfoniche invece, come sono fatte?
<<Sono dei tubi in metallo con delle note descritte da una lettera: la “A” sta ad indicare il LA. La “B” il SI, la “C” il DO, la “D” il RE. Poi c’è la per “E” per il MI, la “F” per il FA e la “G” per il SOL>>.
Come suoni questi tubi?
<<Li suono con un martelletto e il suono è molto squillante>>.
E a proposito del repertorio che suoni con l’Orchestra Sinfonica Altravoce, quali musiche avete preparato per Diversità in Sinfonia V?
<<Suono le musiche di autori come Beethoven, Brhams e Grieg. Ma adesso suono anche “I Pirati dei Caraibi”, quella che c’è nel film”.
Cosa significa per te, suonare in orchestra?
<<Suonare nell’Orchestra Altravoce per me vuol dire fare un passo avanti e diventare una brava musicista>>.
In che senso “fare un passo avanti”?
<< Eh che per esempio con il passare del tempo posso diventare sempre più brava>>.
Qual è il tuo sogno con l’Orchestra Sinfonica Altravoce, cioè cosa vorresti fare?
<<Vorrei fare dei concerti per tante persone>>.
Gli strumenti che suoni sono stati acquistati grazie al sostegno dell’Otto per Mille della Chiesa Metodista Valdese; vuoi dire loro qualcosa in merito?
<<Vorrei dire un grande grazie alla Chiesa Valdese>>.
Con la gioia nel cuore per avere la possibilità di continuare a beneficiare della musica sinfonica come mezzo di condivisione di esperienze e vissuti, con l’intento di superare i limiti imposti dalla diversità, da Altravoce per ora è tutto. Siamo già in attesa che si concluda anche la sesta edizione di Diversità in Sinfonia… non vediamo l’ora di suonare per voi!
Continuate a seguirci!